La ripartenza del gioco legale con l’On. Baretta?
In questa Estate resa più rovente dal Covid 19 che ha ritardato la riapertura del settore giochi, circolano notizie sorprendenti.
Veniamo subito al “dunque” con la notizia che all’On. Pier Paolo Baretta verrà di nuovo affidata la delega ai giochi, mentre ora detiene il dicastero dell’Economia. L’On. Baretta conosce bene il settore dei giochi, ma che venisse spostato al comparto dei giochi è stata una gradita sorpresa perché probabilmente potrebbe dare impulso a quel “riordino” che la filiera aspetta da anni, ma dovrà scontrarsi con le Regioni per risolvere o attenuare il cosiddetto nodo territoriale. Esistono svariate ipotesi sul come dovrà procedere l’On. Baretta che non voleva più occuparsi del gioco lecito ora che gli interlocutori sono più numerosi: Governo, Regioni, Industria e altri attori del comparto tutti che difendono differenti principi ideologici e politici. Ma se riuscisse a trovare almeno un compromesso, gli operatori del Gioco Lecito gli sarebbero molto grati perché solo attraverso una dialogo costruttivo si può ripescare la filiera del gioco dalla palude in cui è impantanato. Per dire il vero Baretta aveva già fatto il tentativo di mediare tra Governo e Regioni, ma il primo aveva tergiversato in attesa della Conferenza Unificata dalla quale l’On. Renzi si aspettava di poter avere maggiori poteri, ma il Referendum per Renzi andò male e la Conferenza, dopo numerosi rinvii, si risolse con una intesa che complicò ulteriormente le cose. Il Pres. Renzi si dimise e i suoi successori non dimostrarono grande interesse per l’atteso “riordino del gioco”, che andò sempre più perdendosi nelle trame politiche delle Regioni.
Il Covid 19 pone nuovi obbiettivi e obblighi
Quanto sopra è una cronaca abbreviata dello stato dell’arte della politica italiana, ma a rompere definitivamente le uova nel paniere è intervenuto il maledetto Coronavirus che ha cambiato radicalmente la pratica e soprattutto la visione del gioco nel futuro. Ora per l’On. Baretta la gestione del gioco legale si presenta sotto un aspetto del tutto diverso. Da un lato deve riabilitare il gioco per soldi che porta importanti cifre nella casse dello Stato e quindi persuadere i colleghi dell’importanza che esso ricopre nell’economia nazionale, dall’altro deve evitare eccessivi attriti con le Regioni che l’attuale Governo Conte ha delegato al controllo e applicazione del regole anti-Covid. Ma pende sulla testa di Baretta anche la Spada di Damocle costituita dall’instabilità in seno al Governo e dal rischio che in Autunno il maledetto Covid 19 possa riprendere vigore, cosa che porterebbe ad un nuovo Lockdown. In quanto ai fondi necessari per la riattivazione delle aziende dopo quasi 4 mesi di chiusura è inutile farsi facili illusioni perché, se anche venissero erogati, non potrebbe avvenire prima del nuovo anno. Certo se in Autunno il Covid risultasse, se non del tutto debellato, almeno ridotto ad un fenomeno locale, il compito dell’On. Baretta risulterebbe più facile, ma intanto scoppiano nuovi e importanti focolai di infezione. Le decisioni da prendere sono complicate, numerose e speriamo che non si torni ad un ulteriore aumento della tassazione perché il Governo non sa come recuperare i soldi mancanti dal Lockdown. Ancora una volta il “Riordino” può aspettare, mentre la filiera del gioco legale invece di trovare un minimo di stabilità, viene sballottata da destra a manca in un mare in gran tempesta dal quale non riesce ad uscire e trovare un approdo mediamente sicuro. Molto dipenderà dalla tenuta del Governo, altrimenti che Dio ce la mandi buona!
Massimo Ranalli
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