Endrizzi domanda, Saracchi risponde
Il resoconto della Commissione parlamentare d’inchiesta sul gioco illegale ha messo in evidenza le disfunzioni del gioco pubblico.
In un dibattitino sull’uso gratuito dei giochi senza premi in denaro in Senato, il Sen. Endrizzi ha chiesto se è previsto l’uso gratuito dei giochi anche nei luoghi non commerciali e Saracchi ha risposto: “E’ previsto perché la partecipazione al gioco genera un indotto commerciale, cioè viene maggiormente frequentato. Pertanto, laddove non ci fossero attività commerciali, come negli oratori, non si dovrà pagare neanche l’imposta sugli intrattenimenti. Di fatto senza attività commerciale non si genera introito o profitto per il gestore”. La seconda domanda è stata alquanto curiosa: “Se l’oratorio svolge attività commerciali di vendita di bibite, come avviene alcune volte, quale dei due aspetti prevale? Penso anche ai Circoli privati che svolgono attività commerciali solo nei confronti dei soci”.
Saracchi ha risposto: “Quanto alla prima domanda vale il principio generale della prevalenza, cioè della quantità. Quanto alla seconda, l’imposta e la certificazione valgono anche nei Circoli privati che hanno un tesseramento, ma svolgono anche attività di somministrazione per autofinanziarsi. Nel momento in cui il Circolo invece dovesse essere una entità chiusa, senza alcun tipo di regola attinente all’Art. 86 del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza alla somministrazione di bevande, cibi, alcoolici e altri prodotti di tale natura, l’applicazione sarebbe allora diametralmente opposta”.
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