Le ultime Parole Famose

Le ultime Parole Famose

Non interpretate il titolo alla lettera perché non saranno queste le ultime parole famose che sono state dette sulle slot e tante altre ne seguiranno, queste sono solo un assaggio.

 

Mauro Croce, studioso, psicoanalista, criminologo, ecc. ecc. ha detto: “Con le ticket redemptions si indottrinano i più piccoli al click facile senza logica”. Ciò che intendeva dire l’ha poi spiegato confusamente.

M5S a Reggio Emilia, voterà si alla delibera comunale no slot e presenterà una proposta sul modello dell’amministrazione di Bergamo “Ecco un esempio di una Italia che cambia, chi vuole agire contro l’azzardo si smarchi da chi, a Roma, lavora invece per favorire i soliti noti”. Avremmo preferito sapere chi sono.

M5S contro i frenatori: lancia una sfida a chi nel PD vuole cambiare davvero e afferma “Il Sindaco di R. Emilia Vecchi è pronto a fare muro e denunciare i frenatori veri che nel Governo Renzi e nel suo partito distruggono a Roma quel che Comuni e Regioni virtuose emanano”.

Elena Carnevali (AGV News), “Quanto detto da Barretta persegue l’obbiettivo che ci eravamo posti. Ovvero quello della riduzione dell’offerta delle slot machines. Non possiamo che esserne felici”. La deputata PD sottintende la rimozione delle slot dai bar e tabacchi per tutelare le categorie più fragili.

Paola Binetti (AGF), commenta così le parole del sottosegretario Barretta: “Molte delle cose che il sottosegretario ha detto erano già presenti nella proposta della delega fiscale e poi nella legge di stabilità. Ma nessuna di quelle promesse è poi passata traducendosi in realtà”.

Il Dott. Dotti  indaga su quanto si perde su una slot da bar? Il calcolo è semplice partendo dal costo di una partita pari a 1 euro e la durata minima di 4 minuti stabilita per legge, con vincita massima di 100 euro, significa che ogni ora verranno introdotti 240 euro e, calcolate le piccole vincite, la spesa si dovrebbe ridurre a 180 euro per ora. Per le VLT le cose cambiano perché il costo massimo per partita è di 10 euro con vincita massima pari a 5000, oltre all’eventuale jackpot di sala di 100.000 euro. La partita dura circa due secondi e l’introdotto per ora varia da 800 a 18000 euro.

Il Dottore non ha voluto parlare del personale che andrà a spasso e delle aziende che chiuderanno indicando: “quando avrete fatto sostituire l’intero parco macchine per la voracità fiscale, aumentato il Preu al 17.5% e abbassato la percentuale di vincita al 70% il gioco sarà fatto, tanto chi se ne frega dei giocatori!”. Ogni tanto qualcuno parla chiaro!

L’Assessore alla legalità Luigi Gazzola parla della dipendenza a Piacenza come nel resto del Paese e paragona il fenomeno al consumo di droga negli anni’70. Quindi afferma: “Gli uffici Asl hanno confermato 15000 ludopatici nella nostra provincia, è facile comprendere gli effetti rovinosi sui bilanci in quanto i tempi di cura sono lunghissimi”. In merito al nuovo regolamento comunale ha detto: “Il regolamento approvato dal Consiglio entrerà in vigore con la pubblicazione sull’Albo Pretorio del Comune e va ad abrogare il precedente regolamento in materia di sale giochi varato nel 2008. Le nuove sale giochi sono bandite dal centro storico e dal territorio rurale e dovranno rispettare una distanza minima di 800 meri, misurata sul percorso più beve che collega i punti d’accesso da chiese e luoghi di culto, edifici pubblici, edifici e luoghi di aggregazione giovanile, cimiteri, parchi gioco e luoghi di particolare valore civico, ecc. ecc.”. Detto in breve le nuove sale giochi potranno solo sorgere nello spazio interstellare.

ASTRO non disponibile a disquisire su metodi attuativi di un progetto che, indipendentemente dalle finalità che possono renderlo appetibile, va contro gli interessi dei contribuenti italiani, dell’economia, delle imprese, della salute pubblica e spiana la strada a colossali interessi della criminalità. L’indisponibilità di As.Tro è riferita all’esclusione del gioco lecito delle AWP dai bar e tabacchi come dichiarato dall’On. Barretta e lo invita: “Trovi dunque il coraggio di dire che è meglio giocare a 10 euro al secondo piuttosto che un euro ogni 4 secondi, che è meglio promettere mezzo milione di euro di premio al giorno, invece dei 100 euro in monete metalliche, che è meglio spostare la residenza da una sala fumo dentro una sala illuminata dalle lampadine delle VLT, piuttosto di sfidare la sorte al bar col resto del caffé o del panino”.

La deputata Fabbri: dal gioco non si torna indietro perché si alimenterebbe l’illegalità, ha detto la componente del gruppo parlamentare del PD sul gioco intervenendo al convegno “Smetto quando voglio”. Poi ha commentato: “L’atteggiamento dello Stato in questi ultimi anni è stato teso ad agevolare il gioco lecito per incassare le entrate fiscali. Il tema va approfondito anche perché a fronte dell’aumento della raccolta ultimamente non c’è stato un aumento delle entrate dello Stato”.

Potremmo continuare all’infinito, ma crediamo avere sufficientemente stigmatizzato lo stato di salute del gioco lecito italiano e possiamo solo aggiungere che sono ormai 14 le regioni che hanno varato proprie leggi restrittive sul gioco d’azzardo, ma tra l’odio e l’amore il gioco cresce ancora!

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