Il Presidente Sapar Domenico Distante difende la rete generalista
Domenico Distante è del parere che la rete generalista (bar, tabaccai, ecc.) deve essere tutelata.
Negli ultimi tempi si è parlato solo di disagio giovanile, dipendenza e criminalità e addirittura in Toscana sono state vietate le Ticket Redemption ai minori per prevenire la ludopatia, e la nuova regola è stata approvata con voto unanime. Gli stessi proponenti del testo di legge hanno riconosciuto che le Ticket Redemption non sono ascrivibili al “gioco d’azzardo”, ma la regola è passata. La legge era già in vigore in molte regioni italiane e gli operatori toscani l’hanno criticata come “grave errore politico, tecnico ed economico”, in particolare perché nella relazione allegata al progetto di legge si parlava di “potenziali sviluppi futuri della patologia”. Possiamo ipotizzare che una legge nazionale si potrebbe concretizzare con il Riordino del Gioco pubblico dal quale si capirebbe come verrà attuato il Riordino, inclusa la Delega Fiscale.
Il concetto è ribadito da Alessandro Lama, presidente di Federamusement-Confesercenti che, come portavoce degli Stati generali, ha detto: “Noi siamo sempre stati quelli della concertazione, perciò vogliamo poter discutere sul merito e sul metodo nella parte del Riordino del Gioco che ci riguarda”. Giuste le parole di Lama, ma l’attenzione della politica appare poco interessata anche al gioco senza vincita in denaro. Per approfondire e chiarire la difficile situazione Lama ha chiesto un incontro per dialogare con l’Ufficio degli apparecchi da intrattenimento dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Si spera che neo dirigente dell’Agenzia, Elisabetta POSO, non perda tempo.
Distante ha osservato che per tutelare i giocatori dal rischio dipendenza e da ingenti perdite di denaro legate al gioco d’azzardo, il numero massimo di slot machines presenti in un luogo e gestite dallo stesso operatore deve essere ridotto. Inoltre Distante ha rivendicato la tutela della rete generalista perché è fondamentale per il gettito erariale, per l’occupazione e per le piccole medie imprese. Consentire l’accesso ai minorenni nei locali specializzati nel gioco d’azzardo costituisce un reato, sanzionato con una multa da 100mila a 200mila euro per la prima volta. La seconda volta la licenza dell’operatore viene sospesa per sei mesi e la terza volta viene annullata senza possibilità di concedere altra concessione allo stesso operatore per tre anni. Questo è il progetto normativo, ma c’è da risolvere anche la questione del gioco online e delle scommesse abusive.
Solo gli utenti registrati possono commentare. Clicca qui