Nessun segnale sul riordino del gioco terrestre
Dalla Conferenza dello Stato-Regioni e provincie non arrivano notizie, ma ci sarà un appuntamento per le regioni autonome.
Ci si aspettava un documento d’intesa tra Stato e Regioni per il riordino del gioco terrestre, ma non c’è stato nemmeno per la Commissione salute, né quella degli Affari Finanziari. Insomma gli addetti al gioco dovranno aspettare la definizione dei criteri sulla cui base si potrà avviare il lavoro del bando delle concessioni. In questo modo è stato ampiamente superato il periodo di sei mesi previsti per l’esame del decreto sul riordino, da parte della Commissione Finanze del Senato. La notizia non ha sorpreso più di tanto perché il sottosegretario al MEF Federico Freni aveva già annunciato che il riordino del gioco online non potesse avvenire nei tempi del gioco terrestre perché nel secondo caso si dovevano chiarire diverse questioni come la distanza obbligatoria dai luoghi sensibili per i punti gioco introdotta dalle norme regionali, il numero degli apparecchi installati e i limiti di orario del funzionamento. Detto in breve tutti credevano nella ripresa, ma la questione non è comparsa tra i lavori delle Conferenze Stato-Regioni e gli operatori dovranno aspettare ancora mesi
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