Anche la BCE punta sul gioco per soldi
Soldi fanno soldi e non hanno odore né colore se è vero che la BCE avrebbe considerato di acquistare le obbligazioni emesse da Novomatic.
Probabilmente sono soltanto illazioni e tuttavia quando si parla di soldi tutto è possibile, come la notizia che lo scorso dicembre la BCE avrebbe seriamente considerato di investire i fondi del “Quantitative Easing” nelle obbligazioni del colosso del gaming Novomatic.
Sappiamo bene che le aziende del gruppo Novomatic operano in tutto il mondo e con il marchio Admiral gestisce sale giochi e VLT in Italia, oltre a produrre apparecchiature del gioco. Il Parlamento europeo, considerato l’impegno di molti Governi nella lotta al gioco d’azzardo che comporta pesanti costi sociali, ha posto alcune domande soprattutto se un tale finanziamento non sia in contrasto con le politiche e i valori dell’UE. Novomatic è anche concessionario di Stato nel nostro Paese e aspetta che il Governo emani un decreto di riforma della gestione del gioco con premi in denaro ma è ancora da stabilire nel dettaglio, mentre la notizia dell’interessamento della BCE alle sue obbligazione, avallata dallo stesso fondatore Johan Graf e condivisa dal Presidente Mario Draghi, prende sempre più piede.
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