La Corte d’Appello di Roma respinge i ricorsi sulla tassa dei 500 milioni
Il ricorso di 436 gestori sulla tassa di 500 milioni contro i concessionari è stato respinto dalla Corte d’Appello di Roma.
L’annosa discussione su chi doveva pagare i 500 milioni introdotta con la Legge di Stabilità 2025 che era arrivata alla Corte d’appello trova uno scoglio del Tribunale di Roma. La vicenda nasce alla fine del 2015 quando centinaia di imprenditori ricorrono al Tribunale convinti della illegittimità della richiesta dei concessionari di versare una parte della tassa calcolata in modo proporzionale al numero dello slot possedute e collegate in rete. Gli imprenditori sostenevano davanti alla magistratura di non essere tenuti al versamento di una parte della tassa che, secondo loro, il legislatore ha ritenuto di competenza delle sole concessionarie. Gli imprenditori avevano anche chiesto al Tribunale Civile di Roma di impedire ai concessionari di portare avanti tali richieste, pena il pagamento di 10mila euro per ogni violazione e per ogni singolo ricorrente. Il Tribunale di Roma si pronunciò contro le concessionarie con una sentenza subito appellata dalle società. Nei giorni scorsi la Corte d’Appello di Roma, ha accolto le argomentazioni della concessionaria e rigettato integralmente l’appello proposto dai vari operatori. Non possiamo dire se questa sentenza avrà messo fine a questa eterna diatriba tra concessionarie e imprenditori.
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