Sulle Newslot, Passamonti parla, Curcio risponde
Mentre Passamonti invita a puntare sulle Gaming Hall, Raffaele Curcio gli risponde che in Italia si vuole concentrare il gioco nelle mani delle lobby.
Vi riferiamo dell’intervista a Massimo Passamonti, Presidente di Sistema Gioco Italia, pubblicata su Affari & Finanza, in cui Passamonti afferma: “Bisogna ridisegnare il perimetro della loro distribuzione (Slot) sul territorio” e spiega “Con la Delega Fiscale ci si attendeva un riordino dell’intero settore, ora si cerca una strada che possa dare da un lato una risposta sul piano sociale e dall’altro mantenere in equilibrio l’industria stessa del gioco. Si discute di distanza dei punti gioco dai centri sensibili, si è parlato anche di agganciare l’offerta del gioco al numero di abitanti per regione, ma sono convinto che alla fine ci sia una sola strada in grado di comprendere esigenze tanto diverse, ed è quella che porta alle Gaming hall. Sono centri del gioco già esistenti, parlo di sale scommesse, bingo e centri di intrattenimento dove è permesso installare slot e vlt. Tutti luoghi dove non è consentito l’accesso ai minori e dove il gioco verrebbe svolto dando maggiori garanzie in termini di sicurezza e di impatto stesso sulla società. Nei bar le slot devono scendere al massimo a una o due, il resto va installato in punti specializzati, 10mila al massimo lungo tutto il territorio”.
Poi Passamonti è intervenuto sul gioco illegale ed ha collegato il fenomeno alle leggi regionali che creano uno stato di stallo del quale le organizzazioni malavitose approfittano. In quanto al mercato e al numero degli operatori Passamonti ha risposto: “Il mercato va rivisto dalle fondamenta, si deve trovare un modo nuovo di distribuzione. Se è vero che si andrà verso la riduzione dei punti gioco, si assisterà ad una maggiore specializzazione del concessionario e alla presenza di grandi operatori di settore”.
Raffaele Curcio risponde a Passamonti
Il presidente Sapar ritiene strumentali le dichiarazioni di Passamonti e crede che in Italia si voglia distruggere la filiera del gaming concentrando il gioco nelle mani delle lobby, invece di tutelare il giocatore. Questa è stata la risposta a Passamonti da parte di Curcio: “Leggendo le parole di Passamonti è evidente che il presidente di SGI guarda gli interessi di una sola parte della filiera, che certamente non è la stessa rappresentata dall’Associazione Sapar”.
Quindi per controbattere il significato del concetto “ revisione del settore” ha specificato: “Ad esempio, per quanto riguarda la revisione del settore giochi, questa non deve avvenire in maniera strumentale toccando solo il comparto degli apparecchi, come invece si sta facendo, ma deve partire da una revisione totale dell’offerta, sia dal punto di vista fiscale che tecnico-logistico di distribuzione sul territorio, ascoltando e recependo il contributo di tutti i soggetti operanti nella filiera, compresi gestori ed esercenti”. Quando Curcio replica sulla riduzione delle slot nei bar mette in evidenza che negli ultimi anni il Bar è diventato un punto di ritrovo dove si scambiano opinioni sullo sport e ricorda che i locali pubblici non ospitano solo il gioco delle slot ma anche altre forme: come Lotterie, gratta e vinci, scommesse, ecc. e si sorprende che il problema riguardi solo le slot che sono apparecchi che erogano piccole vincite in monete.
Il Gioco online non ha limitazioni
Ha anche fatto bene Curcio a ricordare che l’aver preso di mira gli apparecchi da intrattenimento ha di fatto oscurato la pericolosità di altre forme di gioco come i giochi OnLine che, ha detto – “vengono ignorati dalla politica e dai media anche se è evidente che il 70% della pubblicità in TV e sulla carta stampata riguarda il gioco Online, sia quello riconosciuto che quello non riconosciuto. E su quel gioco non vi è alcuna limitazione. Si tende invece a dimenticare che il punto vendita fisico dove sono installate le AWP, oltre ad essere monitorato fisicamente, è visibile ed è presidiato da soggetti responsabilizzati perché informati e formati tramite corsi preposti, così da garantire la legalità e il supporto al giocatore”.
Una bella sfida quella tra il Pres. Passamonti e il Pres. Curcio che, concludendo, ha ricordato la disoccupazione, la perdita di aziende dovute alla debolezza economica del nostro Paese e che: “Non servono falsi moralismi e politiche strumentali asservite alle lobby, ma è necessario difendere il tessuto economico delle piccole e medie imprese che operano sul territorio, mantenendo la legalità in un processo di professionalizzazione e formazione”.
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