Sarà ancora il gioco a pagare per il terremoto di Amatrice

Sarà ancora il gioco a pagare per il terremoto di Amatrice

Dopo il tragico sisma che ha distrutto molte località del Centro Italia si sollevano le richieste di destinare i proventi del gioco in aiuti alle popolazioni colpite tanto duramente.

 

Siamo sicuri di parlare per conto dei gestori del gaming che se viene richiesto un contributo a favore delle aree distrutte dal terremoto e dei cittadini che le abitavano e vogliono restarci, il comparto del gioco legale italiano non si tirerà indietro. Ciò premesso, gli appelli rivolti al Pres. Renzi e al Ministro Padoan da più parti non possono essere presi tali a cuor leggero perché è già oberato da forti tassazioni e balzelli di ogni genere.

La sig.ra Giorgia Meloni ha scritto su Facebook che ognuno deve fare la sua parte suggerendo di devolvere i soldi delle prossime estrazioni del SuperEnalotto, nel caso nessuno dovesse vincere, alle popolazioni colpite e sostenere le famiglie delle vittime per dimostrare che tutta l’Italia è a loro fianco. Crediamo che la proposta sia comprensibile e praticabile, ma non dovrebbe procurare al comparto del gaming esagerate conseguenze finanziarie che non potrebbe sostenere

 

Il gioco automatico spera di non rivivere la storia dei precedenti terremoti

 

Se si tratta di dare un contributo per sollevare le pene dei cittadini delle regioni italiane disastrate non c’è dubbio che l’industria e i gestori del gaming dovranno partecipare, a patto che si tratti di un contributo (una tantum) e non diventi una ulteriore tassa perenne che dovrà sostenere nei decenni. Inoltre gli aiuti alla ricostruzione non devono diventare motivo di leva politica per i Partiti che invece devono unirsi e reperire risorse alternative perché non si può addossare ad un unico comparto l’onere della ricostruzione. Ricordiamo che, con la scusa di finanziare il triste terremoto de l’Aquila, sono stati rapidamente autorizzati quasi 60.000 terminali delle VLT che hanno concorso al disfacimento del normale gioco per soldi, quello che ora tutti disconoscono e vorrebbero abolire; né sono serviti gli emendamenti e le deroghe emanate per il terremoto del 2012 a sostenere le popolazioni colpite in Emilia e Campania. In sostanza non si utilizzi il terremoto come “alibi” per spremere quel poco che il gaming ancora contiene per rilevare, più tardi, che non ha prodotto alcun risultato e le criticità restano tutte intatte. Constatiamo amaramente che quando avvengono tragedie di tale portata sono sempre attivi tanti sciacalli (ladri, corrotti, costruttori di dubbia moralità e affaristi di ogni genere) pronti ad approfittarne, ma anche più amara è la pillola nel sapere che dopo anni, ancora nemmeno un soldo del gaming è arrivato nelle tasche di quelli che in Aquila vivono ancora come sfollati, eppure le Concessioni sono state pagate a caro prezzo.

 

L’azzardo, le vituperate macchinette non sono più cattive di tanti imbroglioni

 

Dovremo porre a questo punto diverse domande retoriche agli avversari del gioco per soldi: Perchè tanto acrimonia contro chi gestisce il gaming, perché volete limitare la libertà di spendere liberamente i propri soldi, sapete quante tasse pagano le macchinette, il gaming va bene solo quando accontenta la vostra avidità? Noi però preferiamo evitare polemiche e, davanti al dovere di aiutare vite umane ci assumiamo il preciso dovere di essere “Presenti”.  Anzi Mondo Automatico coglie l’occasione per invitare l’intero settore a non sprecare la possibilità di dimostrare che gli attori del Gioco Lecito non sono usurai, ma realtà produttive fortemente radicate nei territori, si sentono vicine ai cittadini, godono e soffrono con loro. Facciamo nostro lo slogan elettorale del Pres. Obama, rigettiamo qualsiasi forma di egoismo a costo di qualche piccolo sacrificio e diciamo tutti: Yes We Can!

 

Massimo Ranalli

comment Ancora nessun commento

Puoi essere il primo a lasciare un commento

mode_editLascia un commento

Solo gli utenti registrati possono commentare. Clicca qui

menu
menu