Procedure semplificate per segnalare inizio attività
Il Consiglio dei ministri ha approvato un decreto di semplificazione per la segnalazione di apparecchi di vendita di prodotti.
La nuova norma prevede che la segnalazione di installazione di apparecchi automatici per la vendita di prodotti deve essere presentata allo sportello unico attività produttive del Comune in cui ha sede l’azienda ed è valida in tutto il territorio nazionale. Ma molte cose stanno lentamente cambiando e il Sen. Damiani di FI ha presentato un emendamento che è stato approvato contro il “De.Risking” ingiustificato soprattutto nei confronti di operatori del gioco legale.
La Sottosegretaria all’economia Sandra Savino ha scritto in una nota: “Il fenomeno del de-risking, ovvero la tendenza di alcune banche e altri prestatori di pagamento di interrompere o rifiutare relazioni contrattuali con soggetti potenzialmente esposti a rischi di riciclaggio o finanziamento del terrorismo rappresenta una sfida rilevante per l’accesso al sistema finanziario. E’ un segnale estremamente positivo che la Commissione VIII del Senato abbia approvato l’emendamento, presentato dal Sen. Damiani, proponendo significative modifiche al decreto legislativo 21 novembre 2007, n.231”. E’ ovvio che l’approvazione di questo emendamento è mirata a una gestione equilibrata dei rischi, evitando pratiche ingiustificate e generalizzate in linea con le linee dell’EBA. Le modifiche apportate con il nuovo comma 2-bis dell’articolo 16 e la revisione del comma 3 dell’articolo 17, assicurano che le decisioni degli intermediari abbiano informazioni aggiornate e non si basino su pregiudizi e informazioni obsolete.
Infatti la sig.ra Savino ha spiegato: “Il nuovo comma 2-bis all’articolo 16 serve a chiarire che i soggetti obbligati nel definire le procedure di gestione dei rischi di riciclaggio o di finanziamento del terrorismo non possono escludere in via preventiva e generalizzata di contrarre categorie di clienti per la loro esposizione elevata a tali rischi, come i richiedenti asilo, gli operatori del gioco legale o i compro oro”. Tuttavia resta fermo che questa previsione non interferisce con i vincoli derivanti dallo statuto del soggetto obbligato a contrattare con alcune categorie di operatori economici per motivi etici o di sostenibilità ambientale.
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