L’On. Pietro Laffranco risponde con realismo alle domande NO SLOT
L’On. Laffranco, componente della Commissione Finanze della Camera, rispondendo a una interrogazione di No Slot ha messo in evidenza la responsabilità sul gioco del Governo.
Vi riportiamo in breve un estratto dell’intervista effettuata da No Slot all’On. Laffranco, che appartiene all’area politica (FI-Pdl) e ha risposto con franchezza a scomode domande.
Mondo Automatico resta estraneo e indifferente a qualsiasi tendenza politica, ma rileva nelle dichiarazioni dell’On. Laffranco ragionevolezza e realismo che meritano un esame.
Rispondendo all’annunciato accordo con gli Enti Locali, Laffranco ha lamentato i tempi lunghi dell’esercizio delle deleghe, fino a 15 mesi, e, poiché non sono state esercitate, sono andate in scadenza assieme all’intesa prevista nella legge di Stabilità 2016 che si doveva raggiungere con la Conferenza Unificata, anch’essa non esercitata. In via XX Settembre non hanno nemmeno aperto un tavolo per incontrare le Associazioni o le Imprese. Quindi Laffranco ha chiosato – ”Strano modo do governare”.
Alla domanda se hanno ragione le Regioni e i Comuni a difendere i loro territori e se è giusto avere regole uniformi sul territorio nazionale, Laffranco ha detto: Le loro osservazioni vanno ascoltate, infatti ogni Amministrazione è stata costretta ad agire in autonomia per l’assenza del Governo che non ha esercitato le sue funzioni. Per evitare la frammentazione o contenziosi tra Stato e Regioni serve ora un quadro normativo organico.
Come distinguere tra gioco legale o illegale e come promuovere la legalità. Secondo l’On. Laffranco l’illegalità è stata marginalizzata da quando si è passati dagli 800mila videopoker illegali al controllo dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, il cui intervento ha anche prodotto introiti erariali per oltre 10 miliardi l’anno. Poi invita tutti a comprendere che il Governo ha bisogno di coperture finanziarie, ma ciò che non ha capito è: “Perché il Governo ha nascosto i problemi”. E ancora ha aggiunto una nota politica interessata: “Se avessimo Noi avuto la responsabilità di Governo avremmo agito differentemente”. E non ha risparmiato nemmeno l’On. Baretta che, a suo dire, “guarda ancora al settore del gioco legale nel suo complesso nel tentativo di trovare soluzioni nelle apparecchiature, mentre serve un profondo riordino complessivo e politico del gioco”.
Alla domanda sui fondi richiesti dalla “manovrina” e alla contraddizione di alcuni Ministri che chiedono di svincolare il bilancio statale dalle entrate del gioco ha risposto: “Serve buonsenso perché il ruolo del legislatore è anche educativo. La diffusione del gioco illegale data indietro 15 anni, ora lo Stato ha ripreso il controllo del gioco, ma l’offerta deve essere ridotta progressivamente (passo, passo) accompagnando le imprese nel difficile percorso”.
L’ippica e i Casinò vanno salvati? “Tutti vanno salvati e, se avessi avuto la responsabilità di Governo, avrei aperto un tavolo di confronto con tutti gli operatori di settore” – ha risposto e in quanto ai Casinò ha detto che le cattive gestioni creano problemi come è successo a Saint Vincent. Poi ha chiuso con un richiamo al sistema italiano- “E’ ridicolo che in Italia non si dia la possibilità di aprire nuovi Casinò quando migliaia di italiani si recano in Francia e Slovenia”.
Le dichiarazioni fatte dall’On. Laffranco a No Slot, ci sembrano rispondenti alla difficile situazione nella quale l’inerzia del Governo ha costretto l’intera industria del gioco legale costringendola a navigare a vista con rischio di arenarsi nelle acque stagnanti dell’impotenza.
M.R.
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