Il nuovo Governo alle prese con la riforma del gioco
La Pres. del Consiglio, Sig.ra Giorgia Meloni, ha dovuto subito affrontare molte sfide tra le quali c’è anche la riforma del gioco.
Come detto nel sottotitolo la nostra Premier ha trovato sulla scrivania complicati dossier da risolvere a cominciare dal Caro Carburante, ma ha dovuto anche appianare dissidi con gli alleati, ed è riuscita a riscuotere il consenso della maggioranza che Le ha confermato piena fiducia. Tuttavia le “Beghe” che portano a frizioni non finiscono mai, ne è un esempio la richiesta del leghista Matteo Salvini che ha rilanciato l’autonomia delle Regioni, un tema divisivo che ha indotto il Ministro degli Esteri Antonio Tajani a precisare che “L’Italia non può essere divisa”. Ma subito gli ha risposto il Ministro alle Regioni che ha affermato “La riforma la porto avanti io”. L’eventuale divisione del nostro Paese suscita preoccupazioni anche tra i componenti della minoranza e certamente avrebbe una forte influenza nel Settore del Gioco Pubblico, che già deve scontrarsi con le diverse legislazioni emanate dalle singole Regioni e figuriamoci cosa accadrebbe se al comparto dei giochi pubblici venisse tolto il potere dello Stato. Ci sono differenti vedute anche nell’area di Centrosinistra sulla richiesta di Autonomia delle Regioni e sulla riforma del comparto. Il Riordino invocato da diversi anni dovrebbe includere l’emanazione dei bandi di gara per il rinnovo delle concessioni. Si spera comunque che il nuovo Governo possa migliorare la situazione anche se lentamente, mentre l’esecutivo della Sig.ra Meloni sta completando i passaggi per iniziare i lavori che richiede il settore.
La sottosegretaria all’Economia, Sandra Savino, ha chiamato ai vertici dell’ADM Roberto Alesse che si spera metterà a punto i dettagli per la riforma. Intanto la Sig.ra Meloni è sicura di restare al Governo per cinque anni e assicura la stabilità necessaria per portare in porto la riforma e ha palesato l’auspicio con le seguenti parole: “Mi auguro di essere audace, concreta e veloce senza farmi spaventare da problemi che non condivido”. Per essere sinceri è proprio quello che si augurano gli italiani, cioè trovare qualcuno che guardi ai fatti con concretezza e faccia il bene del Paese e faccia funzionare lo Stato sorvolando sulle aspirazioni elettorali. Il comparto dei giochi è stufo di promesse non mantenute. Il Ministro dello Sport Andrea Abodi sembra interessarsi seriamente al regolamento delle scommesse e sulla pubblicità dei giochi. Mondo Automatico fa proprie le richieste degli operatori e spera che si concretizzino interventi seri e che non venga messa la solita “Toppa” che ingrandisce il “Buco” perché non si tratta solo di ricavare denaro dai giochi, ma di realizzare una riforma generale da cui attingere le risorse di cui il settore ha urgente bisogno. “Che Dio ce la mandi buona, ma in tempi molto brevi”.
Massimo Ranalli
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