Il gioco di puro divertimento chiede regole certe
La Federamusement organizza riunioni per trovare uno sbocco alle necessità del settore attraverso l’intervento del regolatore.
Per assicurare la sopravvivenza, che in questo difficile periodo è a rischio, il comparto dell’Amusement chiede una regolamentazione che tenga conto delle necessità delle aziende e chiede anche che i ristori siano adeguati ai danni subiti perché molti operatori non sono stati inclusi nella lista dei Codici ATECO pur avendo prontamente eseguito i lavori per adeguare le aziende agli standard di sicurezza. Per essere preciso l’Amusement ha sempre adottato massime misure di sicurezza mentre il mercato è praticamente surgelato e tutti sperano che le proprie aziende possano riprendere a lavorare perché stanno vivendo dei pochi risparmi in parte accumulati dai loro genitori Il gioco senza premi in denaro ha sempre vissuto con parsimonia e la sua storia data indietro di generazioni che hanno impegnato la propria vita per far crescere le aziende. In quanto al pubblico, da molte indagini risulta che il settore s’è sempre schierato a favore del gioco senza vincite in denaro ma, se non riuscirà a recuperare in parte il tempo perduto, andrà persa una pagina di storia per il nostro Paese che ha sempre amato il puro divertimento fin dai tempi dei Circhi Girovaghi che con le loro giostrine per secoli hanno rappresentato l’unico divertimento per i cittadini residenti nelle campagne. Col passare dei decenni la categoria ha dovuto rinnovarsi e investire in macchinari costosissimi, sono nati i Parchi a tema e da divertimento con macchinari elettronici che ora chiamano “Spettacolo Viaggiante” che è rimasto fedele alla sua tradizione nonostante il duro compito che impone agli addetti e ai gestori una vita seminomade. La passione per il divertimento senza scopi di lucro è sempre viva nei loro cuori, ma molte famiglie hanno abbandonato l’attività perché era un sacrificio durissimo guadagnarsi la giornata vagando lungo il paese per essere presenti nelle feste padronali. A fronte di tanti sacrifici, gli operatori dell’Amusement sono stati dileggiati e ora corrono anche il rischio di essere sopraffatti dal gioco illegale, come sta avvenendo col gioco con premi in denaro. Il comparto ha urgente bisogno di linee guida precise e di sostegno economico perché l’Amusement, spesso confuso col gioco d’azzardo, è giunto ad un bivio: cambiare mestiere oppure operare in una zona grigia ai limiti della legalità. Loro sono sempre pronti a rispettare la legge e fare sacrifici, ma il Governo che fa?
Massimo Ranalli
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