Alejandro Pascual di CODERE Italia pessimista sul futuro del gioco in Italia
L’Amministratore di Codere Italia e COO Europa afferma che operare nel nostro Paese e diventato più difficile e meno redditizio.
Nonostante il buono stato di salute evidenziato dai dati pubblicati da Codere, l’Amministratore di Codere Italia, dopo la pubblicazione dei dati sull’accordo concluso il 7 di settembre tra Stato e Regioni ha espresso un commento negativo.
Il Sig. Pascual ha affermato: “Operare in Italia sa diventando sempre meno redditizio. Abbiamo attraversato un triennio, dal 2015 ad oggi che non ha eguali. Un mercato che è un unicum al mondo per controllo e innovazione tecnologica, ritenuto una eccellenza internazionale, sta subendo un costante processo di annientamento sulla base di convinzioni demagogiche senza alcun fondamento scientifico. Si tratta di un attacco sociale e mediatico che porterà alla distruzione di un comparto che dà lavoro, direttamente e indirettamente, a più di 120.000 persone e restituirà il settore alla criminalità organizzata”.
Come molti altri commentatori compreso Mondo Automatico, i dubbi del Sig. Pascual sono rivolti al mantenimento degli investimenti già effettuati dalle aziende, sulla discrezionalità degli enti locali di decidere quali sono i “luoghi sensibili e gli orari” ma anche sull’innalzamento della tassazione di 1,5 punti delle slot e di 0,5 sulle VLT.
L’accordo ha ribaltato l’intera situazione e soprattutto i criteri applicati nella scelta dei luoghi permessi al gioco suscitano perplessità perché inevitabilmente penalizzeranno le imprese. Tutto è in discussione e dovremo aspettarci una valanga di contenziosi.
Massimo Ranalli
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