Raffaele Curcio: Ridurre numero delle Slot si può, ma non toccate il Preu
Speriamo che l’invocazione del Pres. Sapar di non toccare il Preu venga accolta dai politici.
In occasione del Convegno sul riordino del gioco pubblico, il Presidente Curcio ha difeso i gestori di slot machines che rischiano di pagare per il completamento della “Manovrina”.
Dopo lunga discussione in merito alla modifica degli apparecchi per impedirne l’accesso ai minori, avente per oggetto l’introduzione di sistemi che limitino il gioco impulsivo e la formazione degli addetti al gioco, oltre che la corretta informazione nei riguardi dei giocatori, si è passati alla tassazione che negli ultimi anni ha pesantemente colpito il comparto. La stessa Corte dei Conti ha chiarito che il settore dei giochi è arrivato alla saturazione fiscale, ma le incombenze finanziarie che il Governo incontra per completare la “Manovrina” di Primavera richiedono ancora uno sforzo degli operatori delle Slot.
Curcio chiede di rivedere la misura dell’aumento del Preu
Il Presidente s’è detto disponibile a collaborare con il Governo, anzi ha fatto proposte in termini di riordino del settore del gioco pubblico nella riduzione del numero degli apparecchi e ha chiesto che tutta l’offerta del gioco venga rivista se si tratta di eliminare o contenere il gioco patologico “ma ritoccare il Preu è ingiusto perché colpirebbe pesantemente solo le slot machines” – ha dichiarato.
Alla dichiarazione di Raffaele Curcio ha fatto eco quanto ha detto l’On. Massimo Corsaro della Commissione Bilancio della Camera, anche lui intervenuto al Convegno, che ha parlato di ipocrisia nel riordino del gioco pubblico.
“Io dico che ragionare contro lo sviluppo di uno dei pochi settori che funzionano, che ha un gettito fiscale importante e continuo, comporta delle scelte di campo che mancano. Se il controllo è di carattere etico allora togliamo tutto e non applichiamo nessuna imposta perché se il gioco è il male non si deve neanche contare sul settore per introitare soldi”.
Poi l’Onorevole ha rincarato la dose rivelando in introspezione: “mi fa paura la pochezza della politica che fa finta di dire, siccome conviene per raccogliere consenso, che siamo i paladini dell’integrità etica, che siamo la barriera contro il gioco malefico”.
Infine l’On. Corsaro, in un commento sui Sindaci e Assessori che non vogliono il gioco in nessun luogo, ha osservato: “Non ha senso dire che non va bene nei bar e nei tabacchi, ma va bene nelle sale con le vetrine oscurate”.
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