Agcai chiama gli operatori a raccolta
Piovono sul Senato le proposte di legge mirate al riordino del settore mentre Agcai invita i gestori a collaborare con le Associazioni.
C’è un fiorire di proposte di legge di riordino del settore gioco che il Senato sta esaminando, molte delle quali chiedono di ampliare il numero dei reati che impedirebbero alle società di partecipare alle gare per il rilascio o il mantenimento delle concessioni. Si tratta di rispettare i requisiti previsti dalla legge soprattutto quelli che riguardano le norme antimafia e l’infiltrazione delle criminalità organizzata. Il senatore Stefano Vaccari ritiene necessario rendere più severe la sanzioni penali e amministrative fino ad arrivare alla sospensione dell’attività del gioco.
I Concessionari chiamati in causa potrebbero essere ritenuti responsabili di alcuni reati che si verificano lungo la filiera, quindi dovranno tracciare le vincite e impedire il riciclaggio di denaro. Naturalmente lo Stato dovrà effettuare controlli mirati per scovare eventuali lacune e per individuare quali sono i cosiddetti Luoghi Sicuri del gioco. Esiste anche una proposta che prevede una nuova guida per il settore che avrebbe poteri di vigilanza secondo quanto prevede la Direttiva UE.
I Gestori chiedono tutela e Agcai li chiama raccolta
La questione della salvaguardia dei Gestori rende, se possibile, più calda l’estate perché alcune proposte e progetti non li tutelerebbero. Incombe sulla categoria lo spettro di scomparire o di diventare servitori dei grandi gruppi soprattutto con l’avvento del gioco da remoto, ma AGCAI non si arrende ed ha rivolto loro il seguente messaggio: “Siamo in un momento cruciale, al rush finale per i gestori che non vogliono essere messi fuori dal mercato. In questi giorni le associazioni dovrebbero presentare i progetti tecnici per le AWP da remoto. Invitiamo tutti i gestori a collaborare ed essere partecipi con le proprie associazioni affinché siano presentati dei progetti che tutelino effettivamente gestori e produttori”.
In sostanza Agcai lotta perché non venga spezzettata la filiera, sia sotto l’aspetto industriale che commerciale, pur essendo disponibile al miglioramento della sicurezza degli apparecchi.
In una nota Agcai ha avanzato l’ipotesi che “Se i gestori non parteciperanno con le loro associazioni, saranno i Concessionari a farlo” e di conseguenza prenderanno nelle loro mani il destino del mercato AWP italiano.
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