UE dirà no all’armonizzazione delle norme sul gioco senza vincite in denaro
La Commissione dopo aver ottenuto dalle autorità italiane le informazioni riguardanti le norme nazionali per gli apparecchi senza vincite in denaro sta monitorando gli sviluppi.
Per essere precisi la verifica della risposta delle autorità italiane è ancora sotto esame, ma da una valutazione preliminare emergono elementi di una restrizione sproporzionata. Secondo le Autorità italiane, le norme in questione sono giustificate dalla necessità di tutelare la salute pubblica dei consumatori, dei minori e per evitare l’elusione delle restrizioni nazionali applicabili agli apparecchi dei giochi d’azzardo. Intanto le autorità italiane sono corse ai ripari affermando che riducono i costi amministrativi tramite una lista, aggiornata annualmente, degli apparecchi per i quali il rischio di abuso è ridotto, perciò sono esenti dalle norme tecniche in questione. In realtà la Commissione sottolinea che gli Stati membri dispongono di ampia discrezionalità sulle modalità di regolamentazione dei settori non armonizzati, a condizione che le conseguenti misure nazionali non siano in contrasto con il diritto UE e ha ribadito che non intende proporre una iniziativa legislativa a livello UE per l’armonizzazione delle norme sulla fornitura di Sport Virtuali. Tanto ha detto il Commissario Europeo “Thierry Breton” rispondendo all’interrogazione dell’europarlamentare Marco Zanni. Allora noi ci chiediamo, se la Commissione non intende proporre una iniziativa legislativa a livello UE, allora le norme italiane sono corrette e le autorità italiane possono decidere a loro piacimento?
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