Sapar corregge le dicerie sul Consiglio Regionale in Calabria
Purtroppo in Italia si parla spesso a sproposito, o meglio, vengono diffuse notizie del tutto false.
Parleremo del caso che riguarda il Consiglio regionale della Calabria sul quale, oltre che verbalmente anche su comunicati stampa, è stata diffusa la notizia che avrebbe approvato la legge n. 107/12 che modificherebbe la n. 9/2018 nel senso di liberalizzare le attività di raccolta del gioco d’azzardo, ma non è vero.
Niente di più sbagliato! Ha esclamato il Pres. Distante
Il Pres. di Sapar Domenico Distante ha smentito tali notizie inviando una lettera ai Consiglieri capigruppo, al Presidente e ai Consiglieri regionali, in cui si legge: “Secondo tali notizie la proposta permetterebbe di aprire sale giochi in qualsivoglia posizione anche in prossimità di luoghi sensibili. È FALSO! La proposta non consente di aprire ulteriori punti di raccolta di gioco, ma si limita ad uniformare le distanze dai luoghi sensibili già individuati dalla norma eliminando la attuale distinzione tra Comuni in base alla popolazione e limita le licenze a quelle già rilasciate al 28 aprile 2018”.
E’ Falsa anche la notizia secondo la quale: “La norma liberalizza gli orari consentendo la raccolta H24”. La proposta non liberalizza gli orari di gioco, ma delega i Sindaci, che ne hanno la competenza, alla loro individuazione come previsto dalla normativa nazionale e come ha affermato la Corte Costituzionale (sentenza n.220/2014). Obbiettivamente sconcerta rilevare che l’ANCI Calabria non abbia fiducia nella capacità dei Sindaci Calabresi di fare buona amministrazione nel proprio territorio e chieda alla Regione di surrogarsi in tale potere, senza accorgersi che solo i Sindaci possono conoscere e garantire una previsione generale per tutto il territorio regionale considerando le località turistiche e rurali e i periodi diversi dell’anno.
E’ Falsa anche la notizia che i calabresi spendono nel gioco oltre 2 miliardi annui.
“Il dato infatti non tiene conto della distribuzione di vincite minime, del 65 per cento delle giocate e di oltre il 24 per cento trattenuto dall’erario”. A questo punto vale ricordare che il gioco pubblico in Calabria assicura oltre 8mila posti di lavoro e non sono solo a rischio i posti di lavoro, ma anche la sicurezza e la salute dei cittadini calabresi. Dunque non modificare la norma avrebbe come conseguenza il dilagare dell’offerta di gioco non controllata, ma soprattutto il rafforzamento delle organizzazioni criminali ed un grave danno erariale.
Ad ogni modo SAPAR continuerà la sua lotta a tutela dei gestori degli apparecchi da intrattenimento con e senza vincite in denaro e delle piccole e medie imprese, confidando che il Consiglio Regionale possa approvare la proposta di legge che ha già avuto il via libera dalle commissioni consiliari, salvaguardando così le imprese, i lavoratori e la sicurezza dei cittadini. Mondo Automatico non può che congratularsi col Presidente, Sapar, Domenico Distante.
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