Sapar chiede di equiparare le tasse, AGCAI contro ogni aumento del Preu
Dopo la protesta a Montecitorio, le Associazioni tirano le somme e mettono in evidenza uno squilibrio sulla tassazione a danno delle sole AWP.
L’accusa generale al Governo da parte delle Associazioni è quella di riversare principalmente l’aumento del PREU sugli apparecchi Slot e addirittura di voler ridurre il premio ai giocatori oltre che costringere gli operatori ad affrontare i costi dell’aggiornamento degli apparecchi delle loro aziende che rischiano di fallire. Sapar, Agcai, Agge e Assogioco-Confesercenti affermano che l’attuale aumento è sproporzionato e probabilmente anche incostituzionale. Si parla di accanimento contro le slot a favore delle multinazionali dell’azzardo cha sarebbero intoccabili e in futuro la nuova normativa consentirà loro di aprire migliaia di sale ormai soprannominate “Mini-Casinò”.
AGCAI ha chiesto di spalmare le tasse su altre tipologie di giochi che pagano meno perché l’aumento dell’1,5% sulle AWP non è sostenibile se paragonato allo 0,5% delle VLT e nel totale le AWP pagherebbero 395 milioni in più, mentre le VLT soltanto 115 milioni, mentre il gioco online uscirebbe del tutto indenne dall’aumento. Le imprese, se rimarrà questo aumento del Preu, non potranno pagare gli stipendi ai dipendenti e probabilmente dovranno sospendere la raccolta per alcuni giorni ogni mese.
Sapar ha fatto tre proposte per una più equa distribuzione delle imposte. Con la prima chiede una tassazione uguale per tutti tipi di gioco che inciderebbe del 56,1% globalmente, ma la ridurrebbe del 5,5% alle slot se aumentasse al 10,2% alle VLT, mentre i giochi sportivi pagherebbero il 36%, le lotterie l’1,2% e il gioco online il 36,1%. L’altra ipotesi è quella di aumentare del 4% le imposte sulle VLT, del 21,3% quelle sui giochi a base sportiva e del 39.25 quelle sull’online.
La terza ipotesi prevede la distribuzione degli aumenti in modo uguale su tutti i principali tipi di gioco, come segue: più Preu dell’1,1% sulle slot, più 3,1 % sulle VLT, più 9,1% sui giochi a base sportiva, più 3,5% sulle lotterie, più 2,8% sul lotto e più 16,7% sul gioco online.
Il settore del gioco lecito ha bisogno di un prelievo fiscale equo, cioè ben distribuito su tutti i tipi di giochi come avviene in altri comparti economici. Una giusta ripartizione delle tasse porta benefici alle aziende e ne assicura la sopravvivenza, ma soprattutto mette al sicuro le casse dello Stato che può contare su entrate fiscali stabili dato che i Governi, di qualsivoglia colore e tendenza, devono formalizzare un bilancio credibile delle spese da proporre al vaglio dell’UE.
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