In Puglia anche uno studio medico è un luogo sensibile
Secondo la legge regionale sul gioco della Puglia anche lo studio di un pediatra o dentista sono luoghi sensibili.
Ovviamente, per quanto strana possa apparire la normativa, se si applica il distanziometro gli studi medici vanno considerati luoghi sensibili e anche il TAR ha confermato il concetto respingendo il ricorso presentato da una sala giochi di Barletta. Infatti la Questura ha negato il rilascio della licenza di pubblica sicurezza perché la sala giochi era ubicata a meno di 250 metri da due studi medici che vengono considerati strutture sanitarie. Questa legge definisce “struttura sanitaria e socio sanitaria” qualunque struttura che eroghi prestazioni di prevenzione, diagnosi, cura riabilitazione e mantenimento delle abilità acquisite. Il giudice ha sottolineato che si tratta “Di una ricostruzione coerente con la ratio sottesa alla normativa” dettata dalla legge regionale del 2013. Secondo l’opinione del legislatore regionale sarebbe intervenuto per evitare la prossimità della sala e degli apparecchi da gioco a determinati luoghi, ove si radunano soggetti ritenuti fragili e, come tali, più esposti al rischio ludopatia, cioè alla dipendenza da gioco d’azzardo. Che è un fenomeno da tempo riconosciuto come disturbo del comportamento assimilabile, insomma simile alla tossico dipendenza e all’alcolismo. Non esprimiamo il nostro parere sul caso ma ricordiamo ai lettori di Mondo Automatico che già allora quando si parlava di luoghi sensibili e della distanza delle sale giochi da essi, avevamo paventato sarcasticamente che ogni Comune avrebbe potuto ritenere “Luogo Sensibile” anche un semplice Platano alla cui ombra si radunano nel pomeriggio un gruppo di persone anziane ,e questo caso avalla la nostra battutaccia.
Solo gli utenti registrati possono commentare. Clicca qui