A Parma il gioco patologico si combatte con la collaborazione
La Prevenzione e il contrasto del gioco patologico, secondo il Comune di Parma, necessitano del gioco di squadra.
Il Comune di Parma negli ultimi anni ha costruito una rete di servizi con la collaborazione di enti pubblici per affrontare la dipendenza da gioco e recentemente è partita una nuova compagna di sensibilizzazione. L’Assessore Laura Rossi ha chiesto di non abbassare la guardia a livello nazionale, anche se sono stati spesi 88 miliardi, e s’è registrato un calo rispetto al passato. Roberto Berselli, vice presidente del Consorzio Gruppo Ceis, ha ricordato che la collaborazione ha sostenuto le famiglie unitamente alla prevenzione scolastica, e Riccardo Lodi, invece, ha fatto il punto sulla prevenzione per i giovani tra 8 e 13 anni.
Silvia Codeluppi, del servizio Dipendenze AUSL, parlando dei dati del 2020, ha affermato che a causa della pandemia sono stati presi in carico dalla AUSL 89 cittadini di una età media di 48 anni, ma la fascia più rappresentata è quella tra i 51 e i 60 anni che comprende per l’11% donne e per l’89 % uomini.
Tavolo di Fragilità dei Piani di zona per la salute
A fronte di questi dati, il comune di Parma, assieme ai maggiori enti del territorio che si occupano di interventi sanitari, sta lavorando ad un piano sul gioco d’azzardo 2022-2024 della Regione Emilia Romagna per raggiungere gli obbiettivi e le strategie dei piani 2016/2017 e 2017/2018, ma apportando innovazioni. Il progetto mira a sensibilizzare tutta la cittadinanza compresi gli esercenti locali con focus sui giovani. In sostanza il Tavolo sulle dipendenze promuove a livello territoriale azioni di contrasto al fenomeno tenendo in considerazione i diversi punti di vista.
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