La politica alle prese con il comparto del gioco lecito
Se prima la politica era interessata al comparto del gioco, ora lo considera un problema minore che serve solo a tappare i buchi della finanza.
Il divieto ai minori delle Redemption emanato dalla Regione Emilia Romagna ha fatto sorgere qualche preoccupazione tra i politici, anche se il sig. Luciano Villani, Segretario Interregionale dello Spettacolo Viaggiante dell’Emilia Romagna-Marche e Umbria, che abbiamo incontrato, ci ha assicurato che hanno presentato una proposta alla Regione per cambiare il decreto di divieto ai minori di 18 anni di apparecchi di puro intrattenimento, e sembra che sia stata ben recepita.
In ogni caso la politica ha tempi lunghi e si vedrà se effettivamente l’Emilia Romagna tornerà sui propri passi. Intanto però il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera alla legge emiliana e non ha impugnato altre leggi regionali.
Niente Manovra-Bis richiesta da Bruxelles senza il sostegno del gioco
Sappiamo tutti che a Bruxelles non sono soddisfatti della legge di stabilità e hanno chiesto 3,4 miliardi da aggiungere a quanto aveva stabilito il Governo Renzi, e subito l’On. Nencini ha proposto di alzare la tassazione sul gioco d’azzardo. Per il momento si parla del 10%, ma tutto verrà deciso a Roma durane il Congresso straordinario del Partito.
Poiché la pressione di Bruxelles non tende a ridursi, probabilmente si renderà necessario un intervento sul comparto dei giochi. Nella malaugurata ipotesi che ciò avvenga, l’aumento del Preu sulle slot salirà dal 17,5% al 18% e sulle VLT da 5.5% al 6%, mentre la base d’asta per la gara del Superenalotto da 100 a 300 milioni. Ma il prelievo fiscale sul gioco non finirà qui perché ci aspetta il 2018, anno in cui il Governo tornerà a prendere soldi dal gioco sia in forma di Preu che eventualmente con l’abbassamento del premio ai giocatori.
Tanto per dirla in breve, il maledetto gioco per soldi dovrà fornire alle casse dello Stato non meno di 300/400 milioni. E ancora c’è chi dice che il gioco danneggia i cittadini, ma sarebbe meglio chiedere allo Stato dove finiscono i soldi del gioco.
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