La Corte d’Appello di Roma nega risarcimento ai gestori che hanno subito danni
E’ noto che il rilascio dei nulla osta delle slot è gestito dalla ADM ,ma chi paga gli eventuali danni?
Se a un gestore non viene rilasciato il nulla osta che certifica la regolarità degli apparecchi da gioco così subendo un danno, chi ne risponde? La domanda sorge per un caso avvenuto a Roma dove una società che opera nella gestione di apparecchi da intrattenimento ha dovuto dismettere 160 slot perché non conformi ai requisiti di legge. Il Tribunale ha precisato che, in sostanza, siamo in presenza di una pretesa azionata da privato e che i privati che si dicono danneggiati non possono avanzare pretese perché il soggetto legittimato passivo rimane l’Amministrazione che ha rilasciato il certificato. Per la Corte d’Appello però manca ciò che la consolidata giurisprudenza ritiene determinante per la configurazione del contratto sociale perché siamo in presenza non di un accordo tra le parti, ma di un obbligo sociale. In altre parole si tratta di una forma di responsabilità contrattuale che non nasce da un contratto, ma da un rapporto giuridico, come ha correttamente affermato il Tribunale di primo grado perché in tale fattispecie non viene a crearsi, per effetto dell’inserimento della società incaricata della raccolta delle giocate, un rapporto giuridico con ADM che fa sorgere doveri di protezione. Quanto alle anomalie riscontrate sugli apparecchi, non è provato che fossero da riferirsi ai modelli prototipi e quindi non è stata rilevata la stessa anomalia del congegno necessario. Per dirla in breve se gli operatori acquistano in buona fede apparecchi omologati dal costruttore, e quindi li ritengono a regola di legge, devono chiedere ugualmente un nulla osta alla ADM.
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