La concessione dei Gratta e Vinci è rinnovabile

La concessione dei Gratta e Vinci è rinnovabile

La Corte di Giustizia Europea ritiene che la concessione dei Gratta e Vinci si può rinnovare senza una nuova procedura di aggiudicazione, ma deve essere se prevista nel contratto originario.

La quinta Sezione della Corte ha chiarito il diritto dell’Unione, in particolare all’Art. 43, paragrafo 1 lettera a della direttiva 2014, del Parlamento Europeo e del Consiglio, del 26 febbraio 2014, sull’aggiudicazione dei contratti di concessione e ha spiegato: “Deve essere interpretato nel senso che esso non osta a una normativa nazionale che impone il rinnovo di un contratto di concessione senza nuova procedura di aggiudicazione anche se fosse stato per un solo concessionario, mentre il diritto nazionale prevedeva che una tale concessione dovesse essere aggiudicata a più operatori economici, quattro al massimo, quando tale normativa nazionale costituisce l’attuazione di una clausola contenuta nel contratto di concessione originario che prevedeva l’opzione di un tale rinnovo”.

L’Art. 43, paragrafo 4 della direttive 2014/23 e All’Art 1 prevede altresì: “Che le disposizioni legislative, regolamentari e amministrative all’applicazione delle procedure di ricorso in materia di aggiudicazione degli appalti pubblici di forniture e di lavori, che è modificata dalla direttiva 2014/23, devono essere interpretate nel senso che un operatore economico può proporre un ricorso contro una decisione di rinnovo di una concessione per il fatto che le condizioni di esecuzione del contratto di concessione originario sono state sostanzialmente modificate, pur non avendo partecipato alla procedura di aggiudicazione originaria di tale concessione, a condizione che, nel momento in cui la concessione deve essere rinnovata, possa dimostrare un interesse ad ottenere tale concessione”. In estrema sintesi, se il rinnovo della concessione costituisce l’attuazione di una clausola contenuta nel contratto originario che prevedeva l’opzione di un tale rinnovo, non c’è ragione di avanzare inutili critiche sul recente rinnovo della concessione dei Gratta e Vinci senza aprire una nuova procedura di aggiudicazione.

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