La Commissione Europea non decide sulle regole dell’azzardo
La Commissione Europea s’è lavata le mani sulle decisioni prese dalla ADM sulle sale LAN.
In sostanza la Commissione, rispondendo all’interrogazione rivolta dall’euro parlamentare “Marco Zanni” in merito ai sequestri di tre sale LAN ha risposto che non dispone delle informazioni necessarie per valutare se la decisione dell’ADM violi le regole del mercato interno. La questione è quella del sequestro di apparecchi di gioco di tre centri LAN sulla base di una legge che disciplina esclusivamente i terminali per video-lotterie e similari. Potremmo dire che sul gioco d’azzardo ogni Paese europeo può applicare proprie regole perché attualmente l’UE non ha una legislazione specifica che regola gli e-Sports e i Centri LAN. Solo la Francia ha introdotto una legge che distingue tra e-Sport e gioco d’azzardo.
L’eurodeputato “Marco Zanni” aveva chiesto “Quali passi ha in programma la Commissione per regolamentare il settore per distinguere gli e-Sports dal gioco d’azzardo e prevenire la concorrenza tra aziende di Paesi diversi?”. Il Commissario “Breton” ha confermato che non esiste una legislazione dell’UE specifica che regolamenti il settore dei servizi di gioco d’azzardo o che prevenga e affronti la dipendenza da gioco. Di conseguenza gli Stati membri sono liberi di regolamentare le proprie attività di gioco d’azzardo come ritengono opportuno, ma devono rispettare le regole del mercato interno stabilite dai trattati dell’UE che sono state ribadite dalla Corte di Giustizia europea. Anche la direttiva sui servizi online con valore monetario non si applica ai servizi di gioco d’azzardo. La Commissione non prevede ancora di proporre una direttiva, quindi è inutile rivolgersi alla Commissione Europea.
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