Il Gioco accusato di riciclaggio ma nulla può senza una legge europea
Accusare il gioco autorizzato di agevolare il riciclaggio del denaro della malavita non aiuta a risolvere il problema se ogni Stato gestisce il settore con proprie leggi.
L’accusa generica di riciclaggio è grave e discrimina anche le aziende serie che svolgono con scrupolo il proprio lavoro. Purtroppo, ad eccezione di alcuni Casinò, il gioco autorizzato viene svolto secondo normative locali che rendono impossibile un serio controllo dei flussi finanziari che circolano soprattutto nelle attività transfrontaliere.
Al riciclaggio di denaro sporco si aggiunge anche l’accusa del finanziamento del terrorismo che sta dilagando in Europa e ha bisogno di denaro contante che non può essere individuato dalla autorità di controllo di un solo Paese.
Il Gioco Online primo untore nel finanziamento del terrorismo?
Alcuni prodotti e luoghi del gioco (semplici sale giochi, locali pubblici e il cosiddetto gioco di strada) possono difficilmente essere utilizzati come mezzo di riciclaggio né di trasmissione di fondi verso altri Paesi perché le somme che transitano sono troppo esigue e vengono pagate direttamente “in loco” dagli stessi apparecchi, ma il gioco Online per la sua natura internazionale è esposto ad alto rischio di riciclaggio sia per gli alti volumi di transazioni che per i flussi finanziari internazionali, e consente di effettuare pagamenti nel pieno anonimato mentre non è possibile tracciarne il percorso. Dal 2005 il rischio di riciclaggio da parte dei Casinò è notevolmente calato, il Bingo poi con le basse puntate non è certo il gioco adatto al riciclaggio o al trasferimento di denaro e dallo scorso giugno la 4 Direttiva antiriciclaggio dell’UE ha previsto nuovi requisiti per le entità delegate al controllo soprattutto di operatori che accettano pagamenti in contanti che costituiscono un valore di trasferimento superiore a 1000 euro. Sembrano tutte misure di prevenzione valide e tuttavia manca la piena cooperazione tra le autorità degli Stati membri dell’Unione.
Legislazione europea uniforme agevola il commercio e consente l’antiriciclaggio
Da decenni anche Euromat (La federazione europea delle Associazioni del gioco) si batte per l’unificazione europea delle leggi del gioco lecito che, oltre a permettere il libero scambio dei prodotti, abbasserebbe anche i prezzi delle apparecchiature da gioco ma soprattutto consentirebbe di unificare i controlli sulle operazioni finanziarie sospette. Anche l’informazione finanziaria è carente e diventa impraticabile o resta spesso incagliata nei gangli delle diverse regole europee. Gli Stati membri dell’UE si limitano a rivolgere raccomandazioni ai settori del gioco d’azzardo, ma non forniscono chiari orientamenti o pratiche da utilizzare nella prevenzione del rischio legato al riciclaggio. Il fenomeno, mentre richiama le autorità al dovere di sensibilizzare gli operatori, impone ai preposti al controllo di elaborare programmi pratici e capaci di eliminare i fattori di rischio.
Anche nel Far West, con il dilagare della violenza dovettero inventare leggi unificate tra gli Stati altrimenti era impossibile punire chi commetteva gravi reati, mentre noi cittadini cibernetici non riusciamo o (non vogliamo) capire l’importanza di essere uniti. Scusate l’ingenuità di chi scrive: Ma un motivo ci sarà!
Massimo Ranalli
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