Il 2021 riapre tanti dubbi e speranze per il settore del gioco

Il 2021 riapre tanti dubbi e speranze per il settore del gioco

Dimenticando l’anno 2020, che tanti danni ha causato agli operatori del divertimento in Italia, tutti sperano che nel 2021 un recupero sia possibile.

Dimentichiamo il 2020 per il settore del gioco pubblico, che praticamente ha potuto lavorare soltanto sei mesi, e cerchiamo di analizzare cosa ci riserva il 2021 che si preannuncia con molte incognite. Diciamo subito che le speranze sono basate sull’arrivo del Vaccino, del quale però le aziende stanno già mostrando evidenti crepe nelle forniture, ma l’altra speranza era puntata sull’annuncio del Premier “Conte” che aveva promesso di volersi occupare del settore del divertimento, cioè delle problematiche che lo affliggono. Gli operatori speravano anche nel famoso “Riordino”, ma nel frattempo l’On. Conte ha dato le dimissioni ed ha difficoltà ad essere richiamato alla guida del Paese perciò, se verrà un altro Governo, la saga del cambiamento ricomincerà daccapo. Insomma se non migliora il livello sanitario, buona parte del 2021 se ne andrà senza che il gioco abbia ricevuto un qualche sostegno e, peggio sarebbe, se non venissero permesse le riaperture o se venissero prolungate eccessivamente. Quindi senza vaccino, senza Presidente dei Ministri e con decine di ricorsi presso i tribunali Amministrativi non è possibile pensare alle riaperture, quindi agli operatori resta soltanto di sperare nei verdetti del TAR del Lazio che dovrà esprimersi su numerosi ricorsi presentati degli operatori del settore. Solo se il TAR dovesse pronunciarsi almeno in parte a favore del comparto, allora il settore potrebbe pensare alla ricostruzione perché è ormai giunto al capolinea, ma avrebbe bisogno comunque di aiuti e sostegno, perciò non può assolutamente essere escluso dalle sovvenzioni che verrebbero dal “Recovery Fund” qualora veramente ci venisse erogato dall’UE a condizione che l’Italia abbia un Governo stabile, orientato a favore dell’Europa, e che metta in atto le riforme di cui ha urgente bisogno da decenni. Le scelte da adottare per recuperare almeno in parte le perdite subite sono davvero esigue e, come i vecchi e saggi contadini che si accalcavano d’inverno attorno al fuoco solevano dire “O ti tingi o ti cuoci” e i più moderati “O mangi questa Ministra o salti la finestra” cioè qualsiasi alternativa si voglia scegliere, non cambierebbe sostanzialmente niente, anzi potrebbe peggiorare la situazione. Nessuno sa bene come procedere e si naviga nel bel mezzo di un turbinio di notizie contraddittorie ma una cosa è certa, qualora la filiera del gioco legale dovesse ambire a rendersi nuovamente operativa, lo potrà fare solo ed esclusivamente se utilizzerà nuovi concetti operativi, se riuscirà a moderare le richieste delle Regioni e dovrà obbligatoriamente introdurre un sistema informatico efficiente; tutte operazioni che metteranno a rischio tanti posti di lavoro e che richiedono importanti investimenti. Gli operatori del divertimento, nonostante l’alta tassazione, la discriminazione proveniente da tante organizzazioni, enti e parrocchie, l’indifferenza della politica, hanno più volte dimostrato profonde capacità di recuperare, ma le forze contrarie in questo momento e la mancanza di fondi mettono a dura prova e demoralizzano gli imprenditori al punto che nessuno sa bene come procedere. Solo un mago con la sua bacchetta magica potrebbe spianare la strada per la ripresa delle aziende. Intanto Mondo Automatico augura a tutti un buon 2021 e soprattutto tanta salute!

Massimo Ranalli

comment Ancora nessun commento

Puoi essere il primo a lasciare un commento

mode_editLascia un commento

Solo gli utenti registrati possono commentare. Clicca qui

menu
menu