M5S più morbido sul gioco con premi in denaro
L’antipatia dei Grillini per i giochi con premi in denaro è nota e la vittoria elettorale non ha cambiato il loro punto di vista, ma in previsione della creazione del Governo si sono mostrati più duttili.
L’M5S sta lavorando alla revisione delle regole dei giochi soprattutto quelli delle lotterie e dei giochi numerici e ha da tempo avanzato una specifica proposta di riforma che prevedeva regolamenti uguali in tutte le regioni. Ora però con la vittoria elettorale si profila urgentemente l’esigenza di assicurare entrate fiscali allo Stato con modifiche al prelievo ora applicato.
Movimento Cinque Stelle non abolirà il gioco pubblico
Da più parti l’M5S fa sapere che non ha intenzione di abolire il gioco per soldi e il Senatore Giovanni Endrizzi ha affermato di contribuire ad una profonda riforma delle norme sulla diffusione e accessibilità al gioco che chiamano d’azzardo. Non si tratterebbe di una inversione di marcia ma di liberazione da schemi vecchi e da accordi di potere che restituirebbe ai cittadini la libertà di praticare il gioco nella massima legalità tramite i Concessionari di Stato, che però dovranno contribuire maggiormente con una apposita tassazione su altri tipi di giochi per soldi. Infatti, se dei 10 miliardi di entrate fiscali ben 6 vengono prodotti dagli apparecchi da gioco con una percentuale che supera il 50% del totale, non resta che aumentare ulteriormente il prelievo su altre forme di gioco. A prima vista il cambio di rotta dell’M5S ci può confondere oppure può lasciarci dubbiosi ma, se veramente il Movimento vuole realizzare il famoso reddito di cittadinanza, non potrà assolutamente rinunciare ai miliardi che producono le slot machines.
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