Baretta invoca il rispetto dell’accordo di settembre

Baretta invoca il rispetto dell’accordo di settembre

L’On. Baretta ha avvertito che se le Regioni non confermano nei fatti ciò che è stato concordato in Conferenza Unificata, i tecnici del Governo non daranno il via al decreto attuativo dell’Intesa.

Stando a quanto ha dichiarato l’On. Baretta, rispondendo al sig. Maurizi Ughi di Obbiettivo 2016, che chiedeva se il Governo negli ultimi mesi di reggenza fosse in grado di trovare un compromesso con le Regioni, ha risposto che il famoso decreto attuativo, seppure con qualche mese di ritardo, sarebbe pronto per essere emanato, ma mancano le condizioni: “I nostri uffici legislativi ci stanno ponendo il problema se questo decreto possa reggere di fronte a quanto sta succedendo, a cominciare dal Piemonte dove hanno rifiutato di sospendere per qualche mese la legge regionale per trovare insieme un modo di armonizzare le norme con l’accordo raggiunto in Conferenza”. E’ ovvio che il Decreto diventerebbe inutile senza il consenso delle Regioni, in primis il Piemontese, e il Governo dovrà escogitare una norma fatta ad hoc per uscire dell’impasse da se stesso creato a causa della sua negligenza e in ogni caso una eventuale nuova normativa non potrà essere formulata frettolosamente per risolvere l’emergenza erariale, ma dovrà stabilire parametri esatti su come gestire l’ordine pubblico, la salute dei cittadini, il rispetto delle imprese che gestiscono il gaming e la tutela dei giocatori. Il momento è molto delicato e l’accordo preso in fretta e furia con gli Enti locali fa acqua ma, nell’urgenza di lavarsi le mani dal gioco legale, il Governo l’ha firmato senza prevedere la clausola della retroattività e non ha nemmeno considerato che la Legge piemontese stava per entrare in vigore. Ora la Legge è operativa e speriamo che questo Governo, che sta per esaurire la sua forza propulsiva, non combini un altro guaio peggiore del rimedio.

Massimo Ranalli

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