Lo scontrino d’acquisto ad uso lotteria recupererà al gioco la verginità.
Se passerà la proposta del Vice-Ministro Luigi Casero, che vuole trasformare gli scontrini fiscali in coupons per Lotteria, nessuno potrà più accusare il gioco a premi di ruberia.
Gli italiani che non pagano le tasse dovranno mettere i soldi sottratti al fisco sotto il proverbiale “mattone”, oppure rinunciare all’estrazione degli scontrini nei supermercati perché, per combattere l’evasione, dal prossimo anno gli scontrini potrebbero essere trasformati in ticket del gioco con premi in denaro. Certo nessuno vorrà rinunciare ad una sostanziosa vincita dopo l’acquisto di generi alimentari nel supermercato all’angolo della strada e tutti cadranno nella trappola tesa dal fisco, ma quello sarà il momento della rivincita del gioco con premi in denaro perché nessuno azzarderà più maldicenze sulla pratica del gioco per soldi. Ovviamente avviare una tale operazione presenterà diversi problemi tecnici perché, ad esempio, si dovrà stabilire la quota di spesa minima per partecipare all’estrazione. Infatti, se un cliente effettua un acquisto di 10 euro e un altro di 100 euro, non sarebbe giusto che ambedue partecipassero a pari merito. Inoltre se il secondo è un pensionato che dispone di tanto tempo libero, si presenterebbe al supermercato dieci volte per avere maggiori opportunità di vincita. E cosa si potrebbe rimproverare ai circa 3 milioni di cittadini italiani che percepiscono una pensione tra i 350 e i 700 euro mensili quando una bella vincita può cambiare loro la vita? Se così fosse la frequenza dei clienti nei supermercati si decuplicherebbe, le file alle casse, già abbondanti, diventerebbero insostenibili e poi nessun negozio dovrebbe essere escluso perché nessuno frequenterebbe quelli esclusi. Quali saranno i supermercati autorizzati all’estrazione e quali requisiti legali dovranno avere e speriamo che l’estrazione non venga eseguita secondo il sistema del Superenalotto, perché sarebbe l’ennesima fregatura che lo Stato infligge ai ceti poveri.
Il gioco per soldi recupererà la stima delle massaie
Una volta introdotta la norma dell’estrazione degli scontrini la risparmiose massaie italiane si riappacificheranno con il gaming e altri tipi di giochi a premio, né potranno più aggredire i loro mariti che spendono i soldi giocando alle slot nel bar sotto casa, mentre tutti i diffamati operatori del gioco legale potranno appellarsi al diritto di installare le loro slot ovunque esista un metro quadro di spazio. La proposta dell’On. Casero, al momento, potrebbe essere considerata come ipotesi fantasiosa, invece molti la ritengono una giusta strategia per combattere l’evasione perché l’Onorevole ha ormai perso ogni speranza di rientro dei soldi nascosti nelle cassette di sicurezza e all’estero. Stando ai fatti concreti, le lotterie con gli scontrini fiscali sono già state avviate in altri Paesi come il Portogallo, dove addirittura la lotteria degli scontrini fa vincere fino a 35mila euro in buoni del tesoro. In Cina dal 1998 nessun più compra i gratta e vinci perché preferiscono fare acquisti per partecipare alla lotteria e probabilmente spendono molto di più che se giocassero in una normale slot machine. Anche Albania, Romania e Malta hanno organizzato lotterie con gli scontrini fiscali. In Grecia la questione presenta qualche criticità perché in mancanza di soldi contanti si paga con le carte di credito e il fortunato vincitore non può sperare in una grossa erogazione di contanti perché gli viene consegnata un’auto usata.
In Italia i soldi non abbondano certamente e, se il debito pubblico italiano continuerà a crescere, ai vincitori della nostra lotteria antievasione con gli scontrini potrebbero essere distribuiti pacchi viveri, esattamente come avvenne dopo la seconda guerra mondiale grazie al Piano Marshall. Mondo Automatico rivolgendosi ai nostri superpolitici consiglia di riflettere a fondo sul sistema da adottare per recuperare soldi al fisco perché i “grandi evasori” non frequentano i supermercati e spendono i soldi detratti alle casse dello Stato nei grandi Alberghi e Resort di Lusso dei paradisi fiscali.
M.R.
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