L’On. Baretta ha rassicurato gli operatori del gaming
Auspicando controlli più efficaci, il Sottosegretario all’Economia Baretta poco prima delle dimissioni del Governo Renzi, aveva riconfermato l’importanza dei controlli e aveva promesso di non aumentare il Preu.
La discussione verteva sempre attorno alla Conferenza Unificata che sappiamo, per ragioni diverse non trovava posto nel calendario. Poi con lo spaventoso terremoto in Italia centrale la stessa non può che slittare all’inizio 2017. Ad ogni modo L’Onorevole aveva proposto di voler dimezzare il valore della giocata di 500 euro per le VLT e ridurre la loro pericolosità. Poi aveva smentito che il settore dei giochi avrebbe dovuto contribuire con 800 milioni al completamento della manovra fiscale e aveva parlato di cifre molto inferiori, oltre ad affermare che il Preu non sarebbe stato ritoccato.
In merito alla riduzione del 30% del numero delle slot in circolazione aveva dichiarato che era in corso di definizione quali sarebbero stati i locali pubblici che avrebbero potuto installare un certo numero di apparecchi, ma che per quelle da remoto c’era tempo.
“C’è un leggero ritardo nelle specifiche tecniche e verrà presa in considerazione una parziale proroga, ma la strategia non cambia” – così si era espresso Baretta sul gioco da remoto e aveva confermato l’importanza dei controlli effettuati dalla guardia di Finanza che “avrebbe potuto essere aiutata dalla Polizia Locale”.
Tutto sommato dalle parole del Sottosegretario gli operatori del gaming potevano sperare in una revisione complessiva del settore che, oltre ad una migliore regolamentazione, avrebbe previsto interventi riduttivi sul valore delle giocate e sul numero degli apparecchi.
Ora che l’On. Baretta ed il Governo Renzi non ci sono più, che accadrà? Gli operatori dell’automatico possono sperare nel mantenimento di quanto affermato da Baretta? O le cose continueranno a peggiorare, come accade con costanza in questi ultimi anni!?!?
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