Dopo il libro”Io non voglio fallire” Bernardi risponde a Baretta
Il consulente tecnico-giuridico nel settore giochi Bernardi, che aveva ascoltato il messaggio di Baretta, ha scritto all’On.le dicendo di essere rimasto esterrefatto dal messaggio perché “Lei e il Governo che rappresenta state portando alla chiusura le migliaia di aziende di produzione prima e di gestione poi, viste anche le sue ardite e spesso contraddittorie dichiarazioni sui settori dei giochi AWP a piccola vincita, le comma 6/A del 110 Tulps, e non ultima la sortita agghiacciante: Via macchinette da bar e tabacchi. La strada migliore è avere sale dedicate.”
Poi Bernardi professa il suo credo nel sistema produttivo delle AWP italiane perché col sistema “da remoto” passerebbe in mano straniera e alle aziende di gestione, come sta succedendo con alcune multinazionali del gioco “ grazie alle ondivaghe decisioni del Governo Renzi di cui Lei fa parte e se ne intesta la paternità”, e ricorda all’On. Baretta che secondo l’Art 41 Cost. l’imprenditore del piccolo gioco a piccola vincita dovrebbe essere equiparato a qualsiasi imprenditore di qualsiasi iniziativa economica perché opera a suo rischio e secondo i principi di economicità e, seppure controllato, è libero; di conseguenza” non si può impedire all’imprenditore di passare liberamente da un concessionario ad un altro.”
Bernardi rammenta a Baretta, Mi duole ricordare che in questi due anni e con due leggi di Stabilità a sua firma sulla parte inerente i giochi, Ella da ex sindacalista poco ha tenuto conto delle imprese, ma solo dei conti fiscali,ergo dalla mia lontana esperienza sindacale ho imparato, anzi mi è stato insegnato, che il sindacato è nato per salvaguardare il lavoro, gli addetti e le imprese.
Si faccia un esame di coscienza e se lo facciano tutti i politicanti che considerano un disvalore gli addetti e le imprese che oprano le AWP a piccola vincita nei locali pubblici e non comprendono la differenza tra AWP o New Slot nei bar e i video terminali delle VLT (più aggressive delle slot nei 4 Casinò italiani) che continuano ad essere a rischio riciclaggio come ribadisce la UIF della Banca d’Italia. Poi Bernardi contesta una lunga serie di incongruenze e chiede perché non vengono limitati i 65000 punti vendita di lotterie istantanee, la vendita dei grattini a 20 euro a colpo anche in luoghi non autorizzati, le martellanti pubblicità televisive, i video poker online e tante altre irregolarità che nessuno contesta. Non è stato tenero Bernardi nella sua requisitoria che ha messo in luce l’intero scibile del malcostume nella gestione del gioco in tutte le sue forme e del pregiudizio che è rivolto esclusivamente alla gestione di slot a basso costo di posta e di vincita ed ha anche riferito dati statistici sulla pratica del gioco online da parte di giovanissimi, gran parte adolescenti dedicati alle scommesse sportive soprattutto sul Calcio. Infine ha ricordato all’On. Baretta la voracità fiscale del Governo che ha abbassato la restituzione dei premi ai giocatori e aumentato il PREU di 4.5 punti ai gestori del gioco a basso premio.
Lamentando altresì che le conseguenze di tali provvedimenti hanno costretto i gestori al cambio degli apparecchi e fra un paio d’anni dovrebbero cambiarli di nuovo per sostituirli con quelli del gioco da remoto.Vi abbiamo ovviamente riportato uno stralcio riassuntivo delle tante osservazioni che il consulente tecnico- giuridico ha rivolto all’On. Baretta e lo ha anche invitato a rispondere.
Certo, aspettiamo tutti la presa di posizione dell’Onorevole, ma per quella, Caro Eugenio, dovrai aspettare a lungo.Trotta cavallo mio che l’erba cresce!
Saluti dalla Redazione di Mondo Automatico
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