Sapar querela l’Assessore all’Urbanistica Vivana Beccalossi
L’Associazione Nazionale Sapar ha reso noto di aver dato mandato ai legali di procedere con la denuncia nei confronti dell’Assessore lombardo.
Tanto tuonò che piovve, e così è stato nel caso Beccalossi che ha suscitato tanto risentimento tra gli operatori del gaming fino ad indurre il Pres. Raffaele Curcio a dare mandato ai legali di denunciare la signora Beccalossi per tutelare il settore rappresentato dall’Associazione che presiede.
La diatriba tra la Beccalossi , che ha certamente esagerato nel definire “Strozzini di Stato” gli operatori del gaming , nell’intento di difendere il territorio che rappresenta, e Sapar, che vuole tutelare un settore continuamente e ingiustamente discriminato, verrà ora risolta tra i banchi del Tribunale.
Avremmo preferito tutti che tra l’Assessore lombardo e gli operatori del gaming si potesse intessere un dialogo costruttivo, ma il fervore regional-patriottico della signora Beccalossi non ha consentito alcun compromesso perché Lei ha preferito di lanciarsi in una battaglia contro un comparto che poco conosce. Probabilmente la signora Beccalossi ha imprudentemente dato voce ad un concetto che molti altri suoi omolighi non osano pronunciare, pur sapendo che giocare è l’attività preferita dall’essere umano.
Un atto dovuto e necessario, ha spiegato il Presidente Sapar:”Perché questo accanimento inspiegabile nei confronti di una sola categoria di imprenditori lede la dignità di tutti i lavoratori che ogni giorno compiono sacrifici in nome dell’onestà e della legalità.”
La questione coinvolge ovviamente la stessa Regione lombarda, ma soprattutto il Ministero delle Finanze, l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Stato verso i quali l’Assessore Beccalossi avrebbe dovuto rivolgere le sue lamentele perché il gioco con premi in soldi veri è stato legalizzato.
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