Il Cardinale Matteo Zuppi a proposito dell’azzardo

Nel turbine di opinioni e proposte per o contro il gioco con premi in denaro il Cardinale Zuppi ha consigliato maggiore educazione.
Così il cardinale Zuppi analizza le difficoltà dei nostri tempi e le ragioni per le quali la gente gioca d’azzardo. “In periodi difficili dell’esistenza, tra le frange più fragili della popolazione, il gioco diventa una vera dipendenza con drammatiche conseguenze sulla vita delle persone perché giocare d’azzardo nell’illusione, purtroppo coltivata e perfino incentivata, di star meglio, di essere felici o di essere vincenti, è dannoso”. Queste le parole del Cardinale Zuppi, Arcivescovo di Bologna, e Presidente della CEI, pronunciate introducendo il Consiglio permanente dei vescovi italiani, che si teneva a Roma. Proseguendo nella sua arringa, il Cardinale ha parlato della campagna “Mettiamoci in Gioco” di cui fa parte l’UISP, quindi ha commentato l’azione della Consulta nazionale antiusura e ha sottolineato “Ricondiamoci che è possibile affrancare i cittadini da quello che non è un gioco, ma una schiavitù”. In sostanza il Cardinale ha consigliato una forte azione educativa fin dall’età giovanile perché i ragazzi capiscano che giocare d’azzardo non è la via giusta per risolvere i problemi che la nostra società ci pone ogni giorno. Se è consentito anche a Mondo Automatico di rivolge a tutti, e in particolare ai dipendenti da gioco, un consiglio “Leggete le comunicazioni che UISPRESS, Agenzia stampa di Sport sociale, pubblica per tutti”.
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