Il Governo punta sulla prevenzione e sulla sicurezza nel gioco

Il Governo punta sulla prevenzione e sulla sicurezza nel gioco

Il Governo Meloni chiede maggiore sicurezza e prevenzione per la sicurezza nei bar, discoteche e sale gioco, ma le Associazioni di settore hanno reazioni contrastanti.

Tra le principali regole previste nel decreto, emerge l’obbligo per gestori di nominare un responsabile della sicurezza che deve collaborare con le forze dell’ordine per prevenire situazioni a rischio. I gestori devono installare, a proprie spese, sistemi di videosorveglianza per monitorare l’interno e l’esterno del locale, oltre ad una illuminazione adeguata per garantire nelle immediate vicinanze del locale la sicurezza nelle ore notturne. Il gestore deve anche affiggere un codice di comportamento visibile ai clienti e un decalogo che descrive i comportamenti che promuovono un clima di rispetto e sicurezza.

Come ha reagito il settore?

Il decreto ha generato reazioni contrastanti, cioè alcuni gestori sono d’accordo nel promuovere la sicurezza, ma altri sollevano forti critiche sui costi e sulle responsabilità che vengono loro addossate. Il Presidente Vicario di FIPE, Aldo Mario Cursaro, ha espresso la delusione della Federazione e ha dichiarato: “Le attività dei pubblici esercizi sono già organizzate per garantire la massima sicurezza ai clienti. Non prossimo occuparci di ciò che avviene all’esterno dei nostri spazi, sono responsabilità che spettano allo Stato, che gravitino sulle imprese è una scelta inaccettabile”. Sulla diatriba la FIPE denuncia anche che non sono state consultate le Associazioni di categoria durante la stesura del decreto e chiede un immediato confronto col Ministero per rivedere le misure proposte.

Il Viminale tenta una mediazione

Sull’onda delle critiche il Viminale ha precisato che l’applicazione delle linee guida sarà su base volontaria e l’obbiettivo – ha ribadito il Ministero – è creare un clima di maggiore sicurezza tramite la collaborazione tra cittadini, istituzioni e gestori. FIPE ha accolto questa precisazione ed ha auspicato l’avvio di un tavolo di lavoro per definire modalità operative condivise e garantire che gli oneri delle misure non ricadano solo sui gestori.

Si discute anche sul diritto d’autore.

L’Ufficio dei Monopoli del Piemonte e Val d’Aosta, che ha sede a Torino, ha recentemente notificato una comunicazione riguardante i procedimenti penali. L’intervento si inserisce in un contesto di monitoraggio e regolamentazione degli apparecchi da gioco (AWP e Newslot) al fine di garantire la conformità alle normative italiane sul diritto d’autore e sul funzionamento legale degli apparecchi. In particolare, sono stati notificati ai principali concessionari di rete decreti penali di perquisizione che ordinano:

1) La disconnessione dalla rete di apparecchi identificati da specifici codici identificati univoci;

2) Il ritiro dei Nulla Osta relativi agli apparecchi incriminati;

3) La consegna delle schede di gioco e del materiale correlato presso la sede della società produttrice. Questi obblighi amministrativi mirano ad Evitare ulteriori infrazioni della normativa vigente e garantire la trasparenza e la legalità nel settore dei giochi e delle scommesse. A queste condizioni probabilmente il tanto acclamato “Riordino” del gioco dovrà sottostare ad un lungo processo di accordi tra operatori e ovviamente con le Regioni, ma le imprese sono ormai alla frutta, perciò non possono affrontare i tempi lunghi fin quando le diverse parti non trovino la convergenza sulle numerose tematiche da risolvere.

 

M.R

comment Ancora nessun commento

Puoi essere il primo a lasciare un commento

mode_editLascia un commento

Solo gli utenti registrati possono commentare. Clicca qui

menu
menu