Per il gioco fisico si allungano i tempi

Per il gioco fisico si allungano i tempi

Mentre si allungano i tempi sul riordino del gioco fisico, l’esecutivo progetta un anno di proroga.

Purtroppo non è stata ancora fissata una data per il Coordinamento degli affari finanziari delle Regioni e per stilare una bozza di decreto legislativo di riordino del gioco fisico da presentare al Ministero delle Finanze al fine di trovare una intesa in Conferenza Unificata per dare vita a quanto previsto alla delega fiscale del agosto 2023, che darebbe il via al riordino del gioco fisico che poi, ascoltati i pareri parlamentari, dovrebbe essere approvato definitivamente dal Consiglio dei Ministri.

L’Iter è lungo ed è difficile trovare una intesa

Che l’Iter fosse lungo lo sapevamo perché deve valutare il distanziometro tra i diversi punti gioco, la certificazione dei locali, la riduzione del numero degli apparecchi, ecc. Tutte operazioni che erano già state avviate nella Conferenza Unificata del 2017. Ora la situazione è in completo stallo e, diversamente dal gioco online, non si può procedere al bando di gara anche se i documenti sono stati già predisposti e inviati al Consiglio di Stato, ma si aspetta anche il parere della Commissione Europea che non arriverà rapidamente. Quindi si apre l’ipotesi di una nuova proroga tecnica della concessioni che scadono tutte a fine 2024. Dunque si dovrebbero stringere i tempi sul riordino del gioco fisico per avviare le gare nel 2025 perché servono i 2 miliardi di euro da mettere nel Bilancio perché, come sappiamo, la proroga è onerosa per tutte le concessioni di gioco, perciò probabilmente si procederà secondo quella del 2024. Intanto “Trotta cavallo che l’erba cresce…”.

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