La Guardia di Finanza scopre un Vaso di Pandora

La Guardia di Finanza scopre un Vaso di Pandora

Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Torino ha terminato una investigazione contro la contraffazione e la pirateria del diritto di autore.

L’operazione ha riguardato la duplicazione dei supporti fisici per distribuire alcune opere e l’ha denominata “Coin- Up 80”. Essa riguarda la commercializzazione sul territorio nazionale di console di gioco dove erano precaricati milioni di videogames “Pirata” delle più rinomate software mondiali. Questi giochi negli anni passati, pur essendo tutelati da copyright, venivano distribuiti da noti personaggi dei videogames, un sistema che è ancora in espansione. L’operazione è stata effettuata attraverso perquisizioni in varie località tra le quali Torino, Milano, Vercelli, Bologna, Napoli, Caserta, Bari e altre città. Di conseguenza sono state sequestrate circa 12.000 Console di gioco sulle quali erano memorizzati oltre 47 milioni di videogiochi per un valore pari a 47.5 milioni di euro. Nel dettaglio le console sequestrate portatili e/o da collegare ad uno schermo erano diffuse nel secolo scorso e lo sono ancora. Ovviamente venivano gestiti senza le dovute licenze dei produttori ufficiali. Le investigazioni hanno consentito di ricostruire la filiera distributiva, tutta di provenienza cinese, attraverso i siti internet italiani con sede nelle provincie di Torino, Napoli e Bari. Le console dell’operazione “Coin-Up 80” erano prive di marchiatura CE e quindi non rispondevano agli standard qualitativi di sicurezza per i consumatori.

Le Console sono state distrutte. Emerge comunque una netta differenza culturale tra giocatori e non giocatori del gioco Responsabile, concetto quest’ultimo sconosciuto agli essi che credono si tratti di giochi legali. Ad ogni modo non conoscono il concetto di legalità né vogliono conoscerlo. Il giocatore che gioca per divertimento e passatempo vuole vivere di brivido e di adrenalina ed è consapevole della responsabilità condivisa tra gli attori, ma circa il 12% non è informato. Manca anche totalmente la conoscenza del Decreto legislativo (Art 15) ad un 18% dei giocatori e un 4% non ne ha mai sentito parlare. La legge, se viene applicata correttamente, è di certo efficace ma deve essere sostenuta da una diffusa azione di comunicazione.

M.R.

 

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