La Legge Delega è basata sull’erario

Sulla legge Delega i due deputat, Vaccari e Merola del PD, chiedono spiegazioni

Sulla legge Delega in materia di giochi pubblici sono nate molte critiche e il Partito dì opposizione vuole vederci chiaro. Lo sapevamo che il decreto legislativo ha una impostazione che vede come priorità gli interessi dell’erario in merito ai punti vendita di offerta di giochi pubblici, ma scarsa attenzione è stata posta sulle misure per il contrasto al gioco d’azzardo, e questo desta preoccupazione. Soprattutto è per la ludopatia che i due Deputati del PD, assieme a Virginio Merola, hanno inviato una interrogazione in Commissione rivolta al Ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti. I dubbi di maggior rilievo sono rivolti al riordino del gioco online per il quale è stato chiesto: “Quali iniziative normative intende intraprendere il Governo per prevenire con urgenza un adeguamento della disciplina sui giochi pubblici volto a risolvere il vulnus normativo che si è verificato in questa vicenda?”. Infatti nelle premesse dell’interrogazione è scritto che all’Art.15 della legge 11/2023 sono elencati i principi e i criteri direttivi per il riordino e il Governo è stato delegato ad attuare con relativi decreti legislativi il riordino delle disposizioni vigenti .

“Il riordino deve essere effettuato nel rispetto dei principi e criteri direttivi individuati dal comma 2 dello stesso Art.15 e tra questi, alla lettera P, la previsione d’accesso da parte dei soggetti pubblici e privati che svolgono attività di prevenzione e cura della patologia da gioco d’azzardo”.

Ovviamente i criteri direttivi comprendono anche la diffusione territoriale, la raccolta, la spesa e la tassazione dei giochi autorizzati di qualsiasi tipologia. La recriminazione dei membri del PD lamenta che la legge Delega prevista all’Art. 15 non contiene nessuno criterio direttivo o principio relativo alla lettera P.