Sanzionato un esercente perché non usava filtri di blocco per il gioco d’azzardo
Sanzioni a pioggia anche sui Bar che vengono considerati dei PVR, ma esiste un PC usato per il gioco d’azzardo che blocca il gioco.
Il Tribunale di Torino ha confermato la sanzione a carico del titolare di un bar respingendo le contestazioni della difesa. L’ADM, durante un controllo, aveva trovato un PC con il quale si giocava d’azzardo quindi ha comminato una sanzione al gestore del bar e di conseguenza l’imprenditore ha chiesto la sospensione del provvedimento della sanzione ,ma la legge non prevede la condotta omissiva del gestore di un pubblico esercizio che deve impedire ai clienti di utilizzare un personal computer a navigazione libera per giocare su una piattaforma di gioco online e chi non osserva l’obbligo inpeditivo dell’evento viola il principio di stretta legalità e tassatività previsto dall’Art. 1 I.689/81. Per il Tribunale di Torino quanto sostenuto dall’imprenditore non è accoglibile. Il divieto stabilito dall’Art.7, comma 3-qater, volutamente privo di specifica definizione del significato da attribuire al termine apparecchiature, non può che interpretarsi come riferito a qualsiasi tipo di gioco.
Anche Facebook è sotto osservazione da parte di AGCOM
AGCOM ha avviato un procedimento contro Facebook per presunta violazione del divieto di pubblicità al gioco d’azzardo nei confronti della Platform Ireland Limited, la società a cui fa capo Facebook, per presunta violazione del divieto di pubblicità. Ora è in corso una indagine per esaminare la pratica prima di decidere se e come il social network avrebbe violato la norma contenuta nel Decreto Dignità in vigore dal luglio 2018. Il divieto è mirato al contrasto della ludopatia e in difesa del consumatore/giocatore soprattutto per le categorie vulnerabili come giocatori patologici, minori e anziani. Da notare che nel 2021 l’AGCOM ha effettuato accertamenti specifici per violazione del divieto di pubblicità del gioco a pagamento che si sono tradotti in 14 atti di contestazioni per un totale delle sanzioni di oltre 133mila euro. Nella scorsa estate la stessa Autorità ha sanzionato Google Ireland Limited per 750mila euro per la stessa infrazione compiuta attraverso la pubblicazione su video YOUTUBE.
Solo gli utenti registrati possono commentare. Clicca qui