Il nuovo Governo dovrebbe occuparsi dei problemi del gioco
Tra i nuovi eletti ci sono svariate persone che si erano occupate del mondo del gioco e dell’ippica. Ma dovremo aspettare per verificare se verranno destinati al settore dei giochi.
La domanda che sorge spontanea è, ora l’Italia ha politicamente scelto la “Destra” che nel totale ha rastrellato più del 44 per cento, come gestirà il rapporto con l’UE e se curerà la sopravvivenza delle aziende del gioco che soffrono su ogni versante.
Molti non volevano il Governo di Mario Draghi
L’avversione al Governo presieduto dal Prof Draghi ha causato il successo della sig.ra Giorgia Meloni che era all’opposizione, ma ora si trova a gestire una situazione politica, sociale ed economica difficilissime perché la Meloni deve necessariamente rispettare il mandato del Pnrr che chiede al Governo italiano di attuare un piano di resilienza e di sviluppo. In ogni modo la UE ha stanziato aiuti, in parte prestiti, per superare l’impasse col COVID, ma ora l’emergenza è aumentata con la guerra tra Russia e Ucraina che ha causato una grave crisi energetica. La vittoria della Meloni può anche essere causata dalla forte partecipazione alle urne degli aventi diritto al voto, ma gli italiani restano delusi e si domandano se i partiti che comporranno il nuovo Governo valuteranno in positivo le loro proposte. A seconda del loro comportamento potremo capire quali ripercussioni avranno nel breve e lungo termine le richieste sui giochi dopo che l’M5 Stelle ha introdotto il divieto di pubblicità e ha consentito ulteriori restrizioni alle Regioni.
L’On. Federico Freni incassa il 42 per cento dei voti
L’On. Freni, che era favorevole ad un forma di compromesso con la filiera del gioco, rassicura che si farà il progetto del Riordino del Gioco Pubblico, mentre Andrea De Bertoldi di Fratelli d’Italia, che era stato segretario della Commissione parlamentare d’inchiesta sul gioco illegale, vuole occuparsi del gioco anche nella prossima legislatura soprattutto per chiarire il rapporto fra banche e operatori del gioco. Volendo avanzare una ipotesi possiamo supporre che il nuovo Governo dovrà prima mettere una pezza all’aumento delle bollette dell’energia e poi, se c’è tempo e voglia, potrà occuparsi della filiera del gioco legale. Tuttavia svariati esponenti politici sono a favore di una revisione dell’ordinamento sul gioco in generale. Ma, attenzione, anche con le leggi regionali si voleva varare una nuova normativa a breve termine e sono passati quattro anni nei quali gli operatori l’aspettano ancora
M.R.
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