Francesco Papa felice senza infrangere la legge

Francesco Papa felice senza infrangere la legge

Se è vero che i Calcio Balilla saranno esenti dal pagamento della tassa sul divertimento Papa Francesco gioirà certamente, ma la direttiva non è certa.

Avremo un Papa felice di poter giocare una partita di Calcetto senza infrangere la legge o incorrere in sanzioni, dopo la lunga lotta che i gestori di giochi senza vincita in denaro hanno portato addirittura il caso avanti alla Commissione europea? Addirittura Eugenio Bernardi aveva fatto appello alla Commissione del Parlamento Europeo perché verificasse se la direttiva Bolkestein era stata rispettata in quanto esclude i giochi di puro divertimento dalle procedure applicate ai giochi che erogano premi di valore in generale.

I Monopoli hanno fatto marcia indietro ma solo in parte perché i Calciobalilla avranno delle limitazioni

Comunque il decreto prevede sanzioni fino a 4 mila euro per chi fa giocare dispositivi non autorizzati, perciò anche i Calciobalilla, come altri giochi sportivi, dovranno avere “il nulla osta di messa in esercizio” compresi quelli installati nei luoghi praticati gratuitamente da giovani. La stessa sorte toccherà anche agli apparecchi già installati presso gli esercizi pubblici che devono fare richiesta di autorizzazione all’Agenzia della Dogane. Mentre il Calciobalilla rischia di sparire dal mercato anche lungo le spiagge, ci chiediamo cosa ne pensa “Sua Santità Papa Francesco” che è un appassionato di calcio che ha anche praticato da ragazzo personalmente. Notizie in merito a breve non sono previste, ma una istanza è arrivata all’Agenzia delle Entrate per chiarire se il Calcio Balilla e altri giochi simili a uso gratuito sulle spiagge e i giochi gratis nei circoli privati saranno esenti da particolari autorizzazioni. Di fatto già ad uno stabilimento balneare di Margherita di Savoia è stata comminata una multa di 4mila euro. Ed è quindi possibile che anche i locali che espongono Calcetti e Flipper dovranno pagare la tassa sul divertimento (ISI), cioè quella che si paga per i giochi con vincita. Le procedure si intrecciano e nessuno sa bene se si dovrà pagare l’8% dell’imponibile medio forfettario oltre il limite IVA. Allora a Papa Francesco resterà solo la possibilità di giocare una partita nel privato perché niente è cambiato sulla tassazione, però la regola specifica che pagare la tassa spetta all’esercente del locale o comunque al proprietario del tavolo lo coinvolgerà. La circolare è già entrata in vigore e noi speriamo che almeno il “Papa” ne venga risparmiato, o almeno si faccia una eccezione, visto che in Italia se ne fanno tante anche per reati di una certa gravità. Oppure condanniamo “Papa Francesco” a 15 giorni di arresto in casa? Così si potrà riposare, visto che è afflitto da problemi di movimento ad una gamba.

Massimo Ranalli

 

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