Amusement senza più differenziare gli apparecchi, ma l’ISI resta
Dal primo di febbraio è abolito l’obbligo di differenziare gli apparecchi da intrattenimento, ma l’imposta annuale resta invariata.
Per essere chiari ci riferiamo alla nota scritta dal Sindacato T. Sportivi la quale comunica chedal 1mo marzo 2022, per mantenere in esercizio uno o più apparecchi ludici senza premi in denaro, non è più necessario differenziare l’offerta. L’obbligo di differenziare l’offerta era stato introdotto nel 2003 per evitare che l’offerta di gioco potesse riguardare solo gli apparecchi con vincite in denaro, ma il Direttorio delle Accise, delle Dogane e dei Monopoli ha stabilito una nuova disciplina per gli apparecchi del comma 7 e quindi ha abrogato la precedente norma a partire dal 28 febbraio.
Attenzione l’ISI si paga ancora
L’ISI, cioè l’imposta annuale dovuta dai gestori dello slot, sarà comunque dovuta, ma l’abrogazione della differenziazione dell’offerta non comporta la rimozione degli apparecchi perché il proprietario potrà rivenderli e rispettare il contingentamento. A tal proposito la norma chiarisce che sarà possibile installare un apparecchio del comma 7 ogni cinque metri di superficie di vendita, ma con un massimo di 4 apparecchi.
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