La vendita ai minori di prodotti vietati crea problemi
I minori hanno facile accesso non solo al gioco d’azzardo, ma anche ad una serie di prodotti a loro vietati.
La questione dell’accesso dei minori a prodotti loro vietati è risultata evidente da una indagine del MOIGE, che è il movimento dei genitori italiani. I dati parlano chiaro: oltre al gioco con premi in denaro c’è l’alcol, il tabacco, la pornografia, alcuni video giochi e anche il cannabis light. L’indagine è stata effettuata su di un campione di oltre 1000 giovani dai 10 ai 17 anni ed è risultato che alcuni prodotti non hanno nemmeno una normativa che li vieta o almeno che commina sanzioni ai venditori e agli acquirenti. Per essere chiari bisogna riconoscere che la diffusione di questo ulteriore fenomeno sociale è dovuta alla facilità del comportamento dei commercianti che non verificano l’età degli acquirenti. Come è stato confermato da molti intervistati. Si continua a inveire contro il gioco d’azzardo ma, scavando nel profondo, si scopre che le dipendenze in Italia sono di varia natura e possono anche essere più gravi de quella del gioco per soldi. Perché, ad esempio, un ragazzo/a che fa uso precoce di prodotti alcolici, di droghe e di tabacco riporta danni fisici permanenti. I commercianti avranno la loro parte di colpa, ma anche i genitori dovrebbero porre maggiore attenzione ai comportamenti dei loro figli.
Solo gli utenti registrati possono commentare. Clicca qui