La LEGA folgorata sulla via di Damasco

La Lega, storica avversaria del gioco con premi in denaro, cambia rotta e chiede di rivedere la legge 2016

Non sappiamo se effettivamente la Lega s’è resa conto che il gaming non è tanto pericoloso come viene descritto, o se invece la perdita di lavoro di tanti operai ha consigliato di assumere un atteggiamento diverso rispetto al Gaming, infatti ha recentemente chiesto che la legge del 2016 venga rivista. In fin dei conti si tratterebbe di emanare procedure più semplici, che però sono al vaglio della Commissione. Con la maggioranza verranno discusse anche le limitazioni per le sale slot, come prevede la legge che poi col Lockdown ha portato i lavoratori alla disoccupazione. Con la revisione si potrebbe garantire un futuro sia a chi ha perso il lavoro che e a chi lo sta perdendo, sempre che i capigruppo dei partiti che sostengono il Governo si mettano d’accordo.

Nel progetto della Lega prevale l’abolizione della retroattività

La Lega ha chiesto di abolire la retroattività della legge 2016 che limitava di lavorare anche alle imprese che avevano installato gli apparecchi appena due anni prima. L’intento è ovviamente quello di salvaguardare il diritto di fare impresa e i diritti dei lavoratori, ma anche degli operatori che avevano investito molti soldi nel settore. Alcune Regioni hanno posto limiti ai bar, mentre i tabaccai avevano trovato un accordo, ma le sale avevano subìto l’ostracismo della normativa e la LEGA vuole riabilitarle. Tuttavia la distanza dei 500 metri resterà invariata, ma la Lega non ci sta e chiede una revisione. Non sarà facile mettere d’accordo tutte le Regioni. Per il momento la questione piemontese resta irrisolta con la sospensione della proposta di legge sui giochi e la Lega ha promesso di non abbandonare le migliaia di lavoratori del comparto. In qualsiasi modo si voglia valutare il cambio di rotta della Lega, noi dell’Automatico italiano gliene siamo grati e speriamo che mantenga vivo il suo interessamento.