Sindacati, EGP e FIPE chiedono revisione limiti orari Bingo e Gaming

Sindacati, EGP e FIPE chiedono revisione limiti orari Bingo e Gaming

Diverse sigle sindacali, insieme a EGP e FIPE, hanno chiesto la revisione dei limiti degli orari dei luoghi del divertimento.

Filcams, CGIL, Fisascat, Cisl, UIL, unitamente a EGP e FIPE, hanno chiesto di rivedere le norme orarie previste con l’ultimo DPCM. L’appello della Fipe Confcommercio ed EPG ha focalizzato la loro richiesta al Governo sulla necessità di spostare la chiusura dalle ore 21 alle 24, come avviene per gli esercizi della ristorazione, pur mantenendo la limitazione dei tavoli del Bingo a solo 4 persone. La richiesta s’è resa necessaria a seguito delle criticità sorte sui territori che già da tempo prevedono forti limitazioni orarie per i giochi pubblici nell’intento di contenere la diffusione del Covid 19 e della ludopatia. Il protocollo di sicurezza di settore era stato sottoscritto da aziende e sindacati il 14 maggio 2020, poi valutato dal Comitato Tecnico Scientifico Civile, e stabiliva le linee guida per le “Sale giochi, Sale slot, Sale bingo e Sale Scommesse” approvate nell’ultima versione l’8 ottobre scorso in Conferenza delle Regioni e Provincie autonome. Pur riconoscendo l’efficacia delle misure di contenimento previste dal Protocollo in termini di protezione degli avventori delle sale dai rischi del contagio. L’Avviso Comune rivolto al Governo chiarisce gli evidenti rischi occupazionali e sociali per oltre 25.000 lavoratori della distribuzione nei giochi pubblici, ma i numeri sono ben più alti se si considerano altri segmenti del settore che sono sempre più messi a rischio dalle preclusioni previste dalle ultime disposizioni nazionali e regionali, se confrontate ad altri settori assimilabili.

 

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