La vicenda sulla tassa di 500 milioni, una storia senza fine
La contestata tassa di 500 milioni per le Slot e VLT arriverà forse alla Corte Europea
Non sono finite le contestazioni sulla tassa imposta ai gestori di Slot e di VLT perché ora gli interessati chiamano in causa la Corte Costituzionale e in ultima analisi potrebbero rivolgersi anche alla Corte di Giustizia UE. Sono soprattutto i Concessionari del gioco pubblico maggiormente colpiti dalla tassa prevista dalla legge di stabilità 2015 che hanno già fatto ricorso al TAR del Lazio il quale l’ha ritenuta sopportabile per i Concessionari perché la ridistribuiranno, in parte, tra le aziende ad essi collegate. Come sappiamo la tassa era stata concepita per un solo anno e quindi rispettava i principi di urgenza di interesse nazionale, come hanno poi confermato la Corte Costituzionale e la Corte di Giustizia europea, pur essendo in contrasto con il diritto comunitario.
Ma la richiesta non rispetta il trattamento di parità
Per spiegare meglio l’intreccio tra diritto dello Stato di chiedere un contributo in momenti di difficoltà economiche e il diritto di trattamento alla pari di tutte le attività nazionali, emerge chiaro che, se lo Stato aveva bisogno di 500 milioni, non avrebbe dovuto prenderli solo dal settore dei giochi, ma spalmare la richiesta su diverse attività. La storia infinita dei 500 milioni, come sempre avviene in Italia, è ancora in alto mare, ma una sentenza definitiva dovrà pur esserci e noi aspettiamo con ansia una decisione giusta ed equilibrata. Chi Vivrà Vedrà!
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