Il Coronavirus fa piangere anche i ricchi
I Monopoli stoppano anche i Concessionari che si ribellano, ma il direttore dell’Agenzia Marcello Minenna afferma che è ancora tutto fermo e annuncia severi controlli per chi infrange le regole.
La vicenda è sempre quella della ripartenza del gioco delle slot anche nei bar e delle scommesse che oggi, a oltre metà giugno, è ancora sospesa. Per brevità riassumiamo la situazione con la lettera scritta dall’Associazione ACADI che riunisce i maggiori concessionari di slot e scommesse e ha richiesto la ripresa delle attività all’interno dei bar e dei negozi generalisti replicando al Direttore Marcello Minenna che aveva dichiarato che “le attività di slot e scommesse erano ancora sospese” e che non era prevista alcuna forma di silenzio assenso. Poi Minenna ha anche avvertito che sulla sospensione avrebbero vigilato con molta attenzione. Di conseguenza ACADI, che riunisce con Lottomatica, Snaitech, Gamenet e Admiral il 70% del sistema gioco regolamentato italiano, ha inviato una lettera ai Monopoli sostenendo che col Dpcm del 17 maggio è consentita a livello internazionale la ripresa delle attività presso gli esercizi di somministrazione e similari che, come sappiamo, possono fare la raccolta del gioco pubblico, sia con apparecchi che tramite scommesse. L’Associazione sostiene che il rapporto concesso con l’Agenzia impone alle aziende concessionarie aderenti ad ACADI l’obbligo di esercitare, ove possibile, il servizio pubblico loro affidato e quindi sarebbe dovere dello scrivente procedere senza indugio alla riorganizzazione dell’attività di raccolta. Insomma la lettera di ACADI prefigura una specie di ultimatum per riattivare la raccolta del gioco ex Art. 110 comma 6 del T.U.L.P.S. e delle scommesse sportive. Dei Tabaccai non si parla, ma anche loro hanno scritto una lettera a Minenna chiedendo l’immediata riattivazione di tutti i giochi. A questo punto è sorto il sospetto che ACADI abbia espressamente omesso di parlare dei tabaccai, ma la questione verrà risolta in una trattativa tra le parti.
Minenna ribadisce la sospensione di attività di sale giochi, bingo e scommesse
Non si è fatta aspettare la risposta di Marcello Minenna, che ha specificato: “Si parla di attività e non di luoghi. Quindi vale per le sale, per i bar e altri esercizi che hanno riaperto” e chiarisce che non è previsto dalla legge alcun riavvio della raccolta delle scommesse e del gioco tramite apparecchi con una semplice comunicazione di inizio attività. Appare chiaro che Minenna abbia respinto l’ultimatum e consiglia alle Associazioni di chiedere chiarimenti alle Istituzioni pertinenti. Come ciliegina sulla torta, il sig. Minenna ha anche comunicato: “Abbiamo da poco celebrato i funerali del secondo dipendente dei Monopoli ucciso da Covid 19”. Insomma Minenna ha messo una pietra tombale sulle richieste di ACADI. La vicenda non ha trovato sbocchi praticabili e resta di difficile soluzione perché esistono due modi di vedere i fatti: da un lato la salvaguardia della salute pubblica e dall’altro l’urgente necessità delle aziende di riaprire le attività che rischiano di assistere al loro definitivo declino.
M.R.
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