Minenna dichiara: “No a Slot e scommesse”

Minenna dichiara: “No a Slot e scommesse”

Il direttore dell’Agenzia Marcello Minenna dichiara che l’attività di slot e scommesse è ancora sospesa fino al 14 giugno come dichiara il Dpcm del 17 maggio all’articolo 1, comma 1, lettera 1, avvertendo che su questa sospensione vigileranno con molta attenzione intervenendo anche con sanzioni per chi non rispetta le norme.

Acadi che è l’associazione che riunisce i maggiori concessionari di slot e scommesse ha inviato una lettera ai Monopoli nella quale sostiene che col Dpcm del 17 maggio, “è nuovamente consentita a livello nazionale la ripresa delle attività presso gli esercizi di somministrazione e similari, i quali – come noto – in via secondaria possono effettuare raccolta di gioco pubblico, sia con apparecchi che tramite accettazione di scommesse”. Secondo l’associazione “la sussistenza del rapporto concessorio con codesta Agenzia impone alle aziende concessionarie aderenti ad Acadi l’obbligo di esercitare ove possibile il servizio pubblico affidato, risultando quindi dovere dello scrivente procedere senza indugio alla riorganizzazione delle attività di raccolta”. E parte una sorta di ultimatum. “Per tali ragioni comunichiamo che, salve differenti e tempestivecomunicazioni, le aziende aderenti ad Acadi procederanno a riattivare la raccolta di gioco con apparecchi ex art. 110 comma 6 del T.U.L.P.S. (Slot e Vlt, ndr) nonché l’accettazione della raccolta delle scommesse sportive e non, anche su eventi simulati, a partire dal 18 maggio, sull’intero territorio nazionale negli esercizi di somministrazione indicati dalla lettera ee) dell’art. 1 del citato Dpcm 17 maggio, ai quali sia consentita la riapertura e l’offerta alla clientela di tutti i servizi disponibili all’interno di detti locali”. Cioè bar, pub, ristoranti.

Non si fa riferimento alle tabaccherie.

Infatti autonomamente la Fit (Federazione Italiana Tabaccaiha scritto anch’essa una lettera a Minenna, sostenendo che “per quanto riguarda il comparto del gioco pubblico legale le uniche attività sospese risultano essere ai sensi del citato Dcpm, art. 1, lettera l), le attività di sale giochi, sale scommesse e sale bingo” e per questo “si chiede l’immediata riattivazione di tutti i giochi ancora sospesi presso le rivendite di generi di monopolio e la possibilità di accendere i monitor fermo restando l’obbligo di rispetto delle norme anti assembramento”. In altre parole, insistono i tabaccai, “è di tutta evidenza che con il Dpcm del 17 marzo scorso che si pone peraltro in continuità con i precedenti, il legislatore abbia avuto riguardo non al prodotto (Awp, Vlt o scommessa), bensì alle caratteristiche dello spazio fisico ove avviene la raccolta, spazio che nei casi delle sale gioco, sale scommesse e sale bingo, in quanto locali da intrattenimento, prevede la permanenza nel medesimo locale di più persone per un tempo indefinito”. E qui arriva una “frecciata” ad Acadi che vorrebbe riaprire Slot e scommesse “presso i bar, mantenendo invece ferma la relativa raccolta presso le tabaccherie”. Per questo, avvertono i tabaccai, “auspichiamo un Vostro pronto intervento che impedisca la realizzazione di una simile inaccettabile differenziazione di trattamento tra i nostri esercizi e i bar”.

Il direttore Minenna risponde in modo netto e duro. “Il Dpcm 17 maggio 2020 prevede espressamente, all’articolo 1, comma 1, lettera l), che “sono sospese le attività di sale giochi, sale scommesse e sale bingo””, scrive in una nota. E ci spiega: “Si parla di attività e non di luoghiQuindi vale per le sale e anche per i bar e gli altri esercizi che hanno riaperto“. Niente slot e scommesse, dunque, come deciso da precedenti determinazioni. E tanto per essere chiaro Minenna ricorda che non è “prevista dalla legge alcuna forma di silenzio assenso che consenta l’avvio della raccolta delle scommesse e della raccolta del gioco tramite apparecchi previa semplice comunicazione di inizio attività”. Respingendo così l’ultimatum dei big dell’azzardo. E comunque, conclude il direttore dei Monodpoli, “in caso di dubbi interpretativi circa la portata della norma e della Determinazione Direttoriale citate, le Associazioni rappresentative e gli operatori del settore potranno chiedere i chiarimenti necessari alle Istituzioni competenti”. Nel frattempo l’Agenzia farà scattare severi controlli, perchè al primo posto c’è ancora la tutela della salute.

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