Chiusura della sale giochi perché non essenziali
Il Decreto “Chiudi Italia” in vigore dal 23 marzo ha sancito la chiusura delle lotterie, le scommesse e di tutti i luoghi del gioco perché non ritenuti essenziali.
Ovviamente frequentare una sala da gioco non è un’attività essenziale per la sopravvivenza dei cittadini in un momento in cui il Covid 19 sta imperversando nel nostro Paese, ma se il gioco sia un’ attività produttiva o meno, almeno per lo Stato, lascia aperto qualche dubbio. In ogni modo le attività ludiche come il gioco sono state vietate per il momento fino a fine aprile ma la decisione, come spesso avviene in Italia, non ha considerato a fondo la situazione e, nell’incertezza, il gioco Online ha continuato a garantire il servizio ai clienti con la motivazione che le attività produttive possono proseguire se organizzate in modalità a distanza.
Il Premier Conte ha comunicato il divieto senza specificare i dettagli.
La sospensione con effetto immediato del gioco operato con dispositivi elettronici del tipo slot situati nei bar, sale giochi, tabaccherie, ecc. ha determinato la sospensione della raccolta e, dalle ultime notizie, sembra anche per il gioco online nell’intento di evitare lo spostamento dei cittadini. Ora si parla di estensione del divieto a fine luglio e, se così fosse, il danno per le aziende di gestione sarebbe irreparabile, ma anche lo Stato se ne accorgerà quando mancheranno miliardi nelle casse del Tesoro.
M.R.
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