La Lega è contraria alla registrazione e all’elenco operatori anche del puro divertimento

La Lega è contraria alla registrazione e all’elenco operatori anche del puro divertimento

 

Il Decreto fiscale prevede l’obbligo di registrarsi anche per gli operatori che gestiscono i Calciobalilla.

L’hanno chiamata “norma ammazza-calciobalilla” e nessuno sa come finirà la storia delle registrazioni coatte per tutti gli operatori inclusi quelli che gestiscono i Calcetti, ma la LEGA è contraria ed ha annunciato di presentare un emendamento alla norma contenuta nel decreto fiscale che comprende anche le aziende che gestiscono calcetti e semplici videogiochi. Ovviamente al momento che scriviamo la norma dovrà passare all’esame della Camera, ma il clima “anti-gioco” è tale che non fa ben sperare. Dunque, per gli operatori e per chiunque possiede un Calcetto, registrarsi non è certo un grande sacrifico, ma l’iscrizione al registro disposta dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli deve essere rinnovata ogni anno e ciò rende tutto più complicato perché distrae tempo ai proprietari delle imprese dai numerosi impegni giornalieri e, come se non bastasse, i gestori per ottenere le autorizzazioni devono anche presentare la certificazione antimafia prevista dalla disciplina vigente. Ne consegue che anche le parrocchie e le associazioni di beneficenza dovranno dimostrare che non sono coinvolte in attività illegali o mafiose. Con il Decreto si voleva semplificare e riordinare la legislazione del gioco, invece appare diretto soltanto al reperimento di risorse per l’erario pubblico, crea più confusione e inoltre non stabilisce nemmeno cosa succederà ai produttori e ai soggetti che utilizzano i calcetti per divertimento privato. Si continua a imperversare sui giochi a caso facendo di tutta un’erba un fascio!

 

Massimo Ranalli

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